Il Tar del Lazio si è espresso sul ricorso presentato lo scorso 12 marzo dagli avvocati di Antonio Giraudo, ex amministratore delegato della Juventus, volto all’annullamento della radiazione a vita decisa in conseguenza di Calciopoli, lo scandalo che ha travolto il calcio italiano nell’estate del 2006 e che ha portato, tra l’altro, alla cancellazione di due Scudetti della Juventus, alla radiazione dello stesso Giraudo e di Luciano Moggi e alla retrocessione del club bianconero in Serie B. In realtà, di fatto, il Tribunale Amministrativo Regionale laziale ha deciso di…non decidere.
- Calciopoli, la decisione del Tar sul ricorso di Giraudo
- Gli scenari: Consiglio di Stato o tribunale ordinario
- Ziliani caustico: "Giraudo, 18 anni di ricorsi respinti"
Calciopoli, la decisione del Tar sul ricorso di Giraudo
“Difetto di giurisdizione”: questa la (parziale) motivazione con cui il Tar ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati di Giraudo. Una decisione pubblicata sul sito ufficiale del tribunale amministrativo, che è priva di ulteriori dettagli. Per il momento, comunque, la lunga battaglia intrapresa dall’ex ad della Juventus ha subito una nuova, ennesima battuta d’arresto. Il ricorso, infatti, non è stato accolto, anche se in senso stretto non è stato neppure rigettato nel merito. A esprimersi, secondo il Tar del Lazio, dovrà essere qualcun altro.
Gli scenari: Consiglio di Stato o tribunale ordinario
In attesa che sia consultabile nella sua interezza il dispositivo della sentenza, sono due le strade che si spalancano davanti al pool legale di Giraudo. La prima: il ricorso al Consiglio di Stato, organo di giudizio amministrativo più alto rispetto al Tar. Oppure il ricorso, l’ennesimo, a un tribunale ordinario, cammino peraltro già intrapreso da Giraudo e senza troppo successo nel corso degli anni. Con una carta in più, suggerita da Tuttosport: “La forza di quella sentenza della Corte di Giustizia Europea di dicembre 2023 che va a corroborare le tesi di Giraudo. Appellarsi direttamente alla CGUE non è possibile, quello può farlo solo un giudice, e il Tar non ha avuto il coraggio di farlo, fondamentalmente lavandosene le mani ancora una volta”.
Ziliani caustico: “Giraudo, 18 anni di ricorsi respinti”
Di tutt’altro parere l’interpretazione di Paolo Ziliani, giornalista de Il Fatto Quotidiano, che sui canali social scrive: “Una notizia che interessa ormai solo gli statistici: il TAR ha respinto oggi per “difetto di giurisdizione” il ricorso presentato contro la sua radiazione dall’ex a.d. della Juventus Antonio Giraudo squalificato a vita assieme a Moggi ai tempi di Calciopoli. L’ex dirigente bianconero era già stato respinto con perdite dal TAR il 23 agosto 2006, e con lui Luciano Moggi. A quasi vent’anni di distanza da quel vergognoso scandalo che mise l’Italia del calcio alla gogna agli occhi del mondo, siamo ormai oltre il ridicolo. Ma tant’è”.