Dopo l’ultima rete su rigore segnata in casa Juve (decisiva per la vittoria dell’Inter), Hakan Calhanoglu è a quota sette gol in campionato. E come lo stesso centrocampista turco ha dichiarato in un’intervista a SportMediaset: “È stato il più importante della mia carriera”, che ha di fatto escluso i bianconeri dalla corsa allo scudetto.
Un episodio che, in realtà, aveva fatto molto discutere. Dopo il primo tentativo fallito dal dischetto, assegnato a causa di un fallo di Morata su Dumfries, l’arbitro Irrati aveva deciso di farlo ribattere poiché De Ligt sarebbe entrato in area di rigore prima che Calhanoglu calciasse. Poi il penalty è stato ripetuto, questa volta senza errori.
“Il primo l’ho sbagliato, ma non ho perso la speranza e infatti poi ho segnato. L’importante è che alla fine abbiamo vinto. No ho mai pensato di lasciare il secondo rigore a qualcun altro, mai. Ho fiducia nel mio tiro ed ero sicuro di fare gol. Ho chiesto scusa ai tifosi perché avevo sbagliato il primo. Sapevo quanto contava per noi battere la Juve, ma soprattutto contava per i tifosi”.
“Battere la Juve in casa sua non è mai facile. Forse non è stata la nostra miglior prestazione, ma ora interessano solo i tre punti. Voglio dare sempre il massimo per la squadra. Sapevo che qui all’Inter sarebbe stata dura prendere il posto di Eriksen. Però anche noi nuovi abbiamo qualità e vogliamo vincere qui all’Inter. Voglio stare qui. Il mio sogno è vincere qualcosa con l’Inter”: