Non ci sono soltanto i giocatori ad appendere i famosi scarpini al chiodo… Anche gli arbitri, consentiteci la battuta, appendono il loro fischietto e dicono basta. Quella terminata a maggio potrebbe essere infatti, a tutti gli effetti l’ultima stagione da arbitro in massima serie di Gianpaolo Calvarese: nella giornata odierna il direttore di gara di Serie A e Serie B si sarebbe dimesso dall’AIA.
Secondo quanto riporta Sky Sport, alla base della decisione ci sarebbero importanti motivazioni di lavoro legate a un’attività familiare, un’azienda nella Val Vomano, nel teramano, che produce integratori sportivi (derivati dall’apicoltura).
Nell’ottica di un coinvolgimento, nel mercato degli integratori dell’azienda, dei club di Serie A e Serie B, verrebbe a crearsi un conflitto di interesse tale da non poter far altro che scegliere una delle due strade: arbitrare in A o continuare con l’attività di famiglia.
Triplice e definitivo fischio per la carriera di Calvarese, con 157 match abritrati in Serie A (l’ultimo, Juventus-Inter del 15 maggio) che grazie a una norma transitoria che ha alzato i limiti d’età a 46 anni avrebbe potuto dirigere, a 45 anni compiuti nello scorso febbraio, ancora gare nel prossimo campionato, salvo poi decidere di smettere.