Quando tra le stories pubblicate appena qualche ora fa, sono state incluse le immagini eloquenti di un punto vendita di una nota catena statunitense e un locale altrettante celebre a New York e dintorni, quei rumors su una presunta fuga in America sono parsi confermati.
Ma questa mossa di Camila Giorgi, al centro di una delicata inchiesta tributaria, genera altri, inevitabili interrogativi in merito al tempismo con il quale sono state diffuse queste foto sui social e l’effettiva coincidenza tra data dello scatto e messa on line.
- Camila Giorgi pubblica nuove storie: scatti degli Stati Uniti
- Il comunicato prima delle foto
- L'inchiesta e i ristoranti e le fatture non pagate
- La famiglia sullo sfondo
Camila Giorgi pubblica nuove storie: scatti degli Stati Uniti
L’unica certezza è, e rimane, la volontà di lanciare un segnale post ritiro e a seguito del comunicato che ha costituito il nucleo embrionale della sequenza di interventi, attraverso i propri legali, scaturiti dalla diffusione della notizia dell’inchiesta a suo carico e su cui sono stati aggiunti i dettagli che vi abbiamo riportato e che descrivono ancora una vicenda dai contorni da definire e, ancora, da capire.
Tanto per essere espliciti, Giorgi si è scattata un selfie mentre si trovava da LoveShackFancy, catena con 17 punti vendita presenti negli Stati Uniti e con negozio a Londra.
Nei due scatti successivi (in totale sono tre le foto) dolci e una bevanda con in evidenza il logo di Bird Bakery, pasticceria e caffetteria che si trova solamente Oltreoceano.
Il comunicato prima delle foto
Prima di questi segnali, il comunicato con cui aveva smentito le notizie pubblicate in Italia. “Sono così grata per il vostro meraviglioso amore e sostegno per così tanti anni. Conservo tutti i bellissimi ricordi” aveva scritto su Instagram per poi aggiungere che “ci sono state molte voci inesatte sui miei piani futuri, quindi non vedo l’ora di fornire maggiori informazioni sulle entusiasmanti opportunità future. È una gioia condividere la mia vita con voi e continuiamo questo viaggio insieme”.
Questo il testo del suo comunicato, che ha anticipato l’intervento degli avvocati (Federico Marini e Cristian Carmelo Nicotra) chiamati a rispondere in merito alla delicata vicenda che l’ha investita. Hanno tenuto ad affermare che, a breve, la tennista rientrerà, confermando – indirettamente – le indiscrezioni che la vorrebbero all’estero e precisando che Giorgi non ha “Nessuna intenzione di sottrarsi agli accertamenti o alle responsabilità, anzi vi è sempre stata massima trasparenza e collaborazione quando richiesta”, si legge nella nota diffusa e riportata dall’agenzia ANSA.
“L’allontanamento dalla residenza di Calenzano è temporaneo e dovuto ad una divergenza di vedute all’interno della famiglia, e alla volontà di prendersi una pausa di riflessione per decidere come impostare la propria vita dopo l’abbandono dell’attività agonistica” spiegano gli avvocati aggiungendo che il ritiro dalle competizioni agonistiche non ha niente a che vedere con la vicenda legata agli accertamenti della Guardia di Finanza.
Le storie condivise ieri (e che hanno una durata di 24 ore, ricordiamo) andrebbero dunque a confermare che un passaggio negli States ci sarebbe stato, anche se le foto non riportano la data se non di pubblicazione.
L’inchiesta e i ristoranti e le fatture non pagate
Secondo quel che ha riportato martedì 14 maggio il Corriere della Sera, che ha approfondito la situazione debitoria di Camila Giorgi, oltre a quella con il Fisco di 464mila euro – i legali avrebbero chiesto il patteggiamento – la tennista avrebbe altre pendenze per multe e ristoranti non pagati. Inoltre, vi sarebbe un problema di tasse in Gran Bretagna su cui, per ora, non vi sarebbero ulteriori riscontri o dichiarazioni. Situazioni comunque seguite dal padre Sergio, che segue anche la situazione tributaria e finanziaria della figlia.
Stando a queste indiscrezioni, raccolte dal Corsera, Giorgi avrebbe altre pendenze, anche se per cifre nettamente inferiori rispetto ai 464mila euro pignorati un anno fa direttamente alla FITP, la Federtennis, per multe e fatture di ristoranti non pagate.
Dalla loro, gli avvocati che rappresentano Giorgi, avrebbero presentato richiesta di patteggiamento alla procura di Prato. Nella cartella esattoriale che la Guardia di Finanza non è riuscita a notificare alla Giorgi, inoltre, sarebbe presente anche una dicitura “Uipe”, acronimo che sta per “Uniform Instrument Permitting Enforcement”, ovvero recupero dei crediti relativi alle tasse da parte del fisco di altri paesi, come per la Gran Bretagna appunto.
La famiglia sullo sfondo
E mentre nuovi aspetti di questa complicata storia, tributaria e non solo, stanno emergendo tassello per tassello quel che va a ricostruirsi è un complicato mosaico, in cui Camila Giorgi e i suoi familiari rimangono sullo sfondo. Dalla tennista, a parte il comunicato iniziale, non è giunta ancora una nota di chiarimento se non attraverso i suoi rappresentanti.