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Caniggia accusato di abuso sessuale sull'ex moglie: rischia fino a 15 anni di carcere

Le accuse da cui deve difendersi Caniggia: cosa è successo e cosa rischia l'ex calciatore di Verona, Atalanta e Roma e della nazionale argentina

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

Da stella della nazionale, e grande amico di Maradona, a possibile condannato. Momento difficile per Claudio Paul Caniggia dopo le accuse di abuso sessuale aggravato ai danni dell’ex moglie, Marianna Nannis. Cosa rischia l’ex calciatore dinanzi a tale incriminazione? Entriamo nel dettaglio della sentenza della Corte penale nazionale d’Appello argentina, per comprendere l’attuale situazione e la possibile pena da scontare nei prossimi anni. Intanto, il figlio di Caniggia, Axel, difende il padre sui social.

Caniggia incriminato per abusi sull’ex moglie: cosa è successo

L’episodio risale al 6 maggio 2018, quando Caniggia e la sua ex moglie risiedevano ancora all’interno della struttura del Faena, Luxury Hotel che vanta una doppia sede a Miami e Buenos Aires. Stando alla denuncia sporta dalla vittima, l’argentino avrebbe cercato in tutti i modi di avere un rapporto sessuale con la donna, prima di incassare continui rifiuti e perdere la testa.

Da lì, l’argentino avrebbe reagito in malo modo, picchiando, stuprando e minacciando di morte l’ex compagna. Seguendo la sentenza della Corte penale nazionale d’Appello, Caniggia l’ha addirittura colpita con pugni sul viso, ma la donna si è difesa portandosi le mani e le braccia a protezione del volto. L’ex giocatore, a quel punto, avrebbe perseverato, continuando a colpire gli arti superiori della vittima.

Cosa rischia Caniggia

Caniggia ha sempre negato di aver commesso il fatto. Si è sempre dichiarato innocente dinanzi a tutti i capi d’accusa, citando persino perizie e testimonianze dettagliate. Lo scorso mese di giugno, l’argentino è stato ugualmente rinviato a giudizio, affinché il caso potesse essere dibattuto in tribunale.

In tal senso, i giudici Mariano Scotto e Juan Cicciaro hanno confermato l’incriminazione di Claudio Caniggia, così come il pignoramento di 5 milioni di pesos. Sin dal rinvio giudizio, al presunto responsabile è stato vietato di lasciare il Paese, almeno fino alla sentenza del processo legale che sarà chiamato ad affrontare. Se dovesse essere ritenuto colpevole, Caniggia rischia fino a 15 anni di carcere per abuso sessuale aggravato sull’ex moglie Marianna Nannis.

Il figlio Axel, tra vecchie dichiarazioni e difesa del padre

Caniggia, dopo essere diventato famoso in Italia per il gol agli Azzurri ad Italia ’90 con la casacca dell’Argentina di Maradona, ha continuato a far parlare di sé. Prima da calciatore, in Serie A e B con le maglie di Verona, Atalanta e Roma, poi da ex giocatore e padre di Axel, ragazzo ormai giunto alla soglia dei 33 anni. Impossibile, del resto, dimenticare la bordata a Daniele De Rossi, al tramonto dell’esperienza con il Boca Juniors del centrocampista romano.

Nel 2019, invece, Axel Caniggia non gradì affatto il secondo matrimonio del papà con la splendida giornalista Sofia Bonelli, persino insultata dall’ex moglie Marianna nel corso del programma Tv “Non è la D’Urso”, all’epoca in onda su Canale 5. Il ragazzo, infatti, arrivò a definire il padre uno “st***zo di me**a”, prendendo le difese della madre.

Poi, qualcosa sarebbe cambiato. Axel, in queste settimane, ha iniziato a difendere l’immagine di papà Claudio sui social network, anche per allontanare lo shit storm nei suoi confronti. Ora toccherà alla magistratura chiarire la situazione ed, eventualmente, infliggere pene severe, qualora venisse confermata l’abuso sessuale aggravato.

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