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Capello sbeffeggiato dal Pallone d'Oro

L'ex allenatore duramente attaccato da Michael Owen nell'autobiografia dell'ex attaccante inglese.

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Capello sbeffeggiato dal Pallone d'Oro Fonte: 123RF

Michael Owen è stato uno dei giocatori più discussi della storia recente del calcio inglese. Fuoriclasse per qualcuno, tesi avvalorata dal fatto che il Golden Boy ha giocato anche nel Real Madrid, oltre che nel Liverpool, conquistando il Pallone d’Oro nel 2001, sopravvalutato per altri, ma c’è anche la tesi intermedia di chi riconosce all’ex Nazionale inglese l’attenuante dei tanti infortuni che ne hanno limitato l’affermazione tra i più forti calciatori della propria era.

Quel che è certo è che, sei anni dopo l’addio al calcio, Owen è diventato un fenomeno mediatico. Sui social e non solo. Poche ore dopo l’aspro dibattito con l’ex compagno di club, al Newcastle, e di Nazionale Alan Shearer, l’ex attaccante ha fatto parlare di sé grazie alle anticipazioni della propria autobiografia, intitolata “Reboot”.

Un libro nel quale Owen non risparmia critiche a diversi “santoni” del calcio inglese. Oltre a Shearer, infatti, nel mirino è finito anche David Beckham, criticato per l’espulsione contro l’Argentina a Francia ’98 (“”Un comportamento infantile, inutile. La gente dirà che è stato un errore, ma la mia sensazione è che, se vuoi vincere i Mondiali, non puoi permetterti di sbagliare”), anche se l’attacco più duro è stato riservato a Fabio Capello.

Il riferimento è ovviamente al periodo in cui il tecnico di Pieris ha ricoperto il ruolo di commissario tecnico dell’Inghilterra, tra il 2008 al 2012. Era poco felice per i Tre Leoni, da qui il duro affondo di Owen, che ha definito Capello “uno dei peggiori allenatori di tutti i tempi”.

Ovvio che il giudizio dell’attaccante sia viziato da motivi personali: “Capello ha finito la mia carriera con la nazionale. Alla prima riunione ho notato che era molto rigido riguardo al cibo, non parlava una parola di inglese. Noi ci guardavamo e dicevamo ‘Ma come farà questo a spiegarci qualcosa?’. Ripensandoci, la scelta di dare la panchina a qualcuno che non parlava la nostra lingua è stata assurda, non so cosa hanno pensato alla FA. Per le prime due partite sono andato in panchina dopo essere stato titolare per anni. E ho pensato ‘Qui le cose non vanno’”.

Owen ha giocato la sua ultima gara con la Nazionale il 26 marzo del 2008 (Francia-Inghilterra 1-0), proprio nella gestione Capello: “Sembrava che dovesse cambiare per forza qualcosa. E quel qualcosa ero io, per me era evidente. Non solo Capello ha messo fine alla carriera in nazionale senza una spiegazione, ma è stato anche uno dei peggiori allenatori dell’Inghilterra di tutti i tempi. Ha causato danni enormi alla mia carriera e al calcio inglese in generale. E lo hanno pagato benissimo per farlo”.

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