Un modo per scuotere la squadra, ma anche una mossa strategica in vista del prossimo calciomercato. Così la critica ha commentato la scelta del Milan di punire con una grossa multa Tiémoué Bakayoko per il ritardo all’allenamento di ieri, a cui s’è poi aggiunta la decisione di Rino Gattuso di tenere la squadra in ritiro a Milanello da oggi fino alla sfida di lunedì con il Bologna a San Siro.
I GIORNALISTI. Secondo Matteo Caronni, giornalista di TeleLombardia, il Milan avrebbe fatto filtrare la notizia del ritardo del giocatore perché deciso a non riscattarlo dal Chelsea nella prossima sessione di mercato. “Bakayoko ha ovviamente sbagliato – ha scritto Caronni – e Gattuso ha preso la decisione migliore per il Milan, ma la scelta di voler far uscire la notizia (aggiungendo pure che non è la prima volta che accade) è chiaramente un modo per addolcire la pillola per un mancato riscatto del giocatore”. A tal proposito, Fabio Ravezzani ha ricordato sul suo profilo Twitter che già in passato Bakayoko già avrebbe mostrato un livello di professionalità non esemplare. “Mi diceva una persona che seguiva Bakayoko al Chelsea quotidianamente: ‘Buon centrocampista, ma tende a non impegnarsi con continuità negli allenamenti. Ecco perché alla lunga lo mettono in panchina’. Beh, non aveva tutti i torti…”, ha scritto Ravezzani, di fatto assecondando la scelta del Milan.
I TIFOSI. Alle opinioni dei giornalisti, però, si contrappongono quelle dei tifosi, secondo cui punire e lasciare andare a giugno Bakayoko sarebbe un clamoroso errore per il Milan. “Bakayoko è uno dei pochi a salvarsi dal naufragio. Non scherziamo”, scrive Daniele nei commenti al tweet di Ravezzani, “Io non esagererei, ok ha sbagliato e va punito, come ha commesso una stupidata esponendo la maglia di Acerbi, ma vorrei ricordare che nella mediocrità del Milan attuale è uno dei pochi a salvarsi. A Torino è l’unico che ha lottato”, aggiunge Frael, sintetizzando quello che è il pensiero di molti rossoneri sulla vicenda.