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Caso budget cap, Hamilton e Russell invocano sanzioni per i trasgressori

I due piloti della Mercedes non si sono fatti alcuna remora a chiedere alla FIA punizioni importanti per chi non è rimasto nelle spese stabilite.

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Caso budget cap, Hamilton e Russell invocano sanzioni per i trasgressori Fonte: Getty

Anche alla vigilia del GP di Suzuka continua a tenere banco il caso budget cap, vicenda in merito alla quale sono sempre di più coloro che invocano sanzioni esemplari per chi non l’ha rispettato.

Fra coloro che hanno reclamato una punizione decisa per i trasgressori nelle ultime ore si sono aggiunti anche George Russell e Lewis Hamilton, piloti di una scuderia (la Mercedes) che, in caso venisse appurata la violazione, avrebbe non poche ragioni per sentirsi danneggiata.

“Non so cosa dire al momento. Mi siederò e aspetterò di vedere quali saranno i risultati delle indagini nella giornata di lunedì, ma so dalla nostra esperienza in Mercedes quanto l’intero team abbia lavorato duramente per rimanere entro quel limite di costo” ha affermato in conferenza stampa a Suzuka Russell.

“Sappiamo che possiamo portare prestazioni più elevate se avessimo più soldi da spendere, è così semplice. Confido nel presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem per infliggere una punizione adeguata a chiunque venga ritenuto colpevole delle accuse rivolte, dovrebbe essere abbastanza semplice. Una soluzione? Penso che l’importo che è stato superato, dovrebbe essere l’importo prelevato per il budget del prossimo anno e probabilmente un po’ ritoccato come punizione. Aspettiamo e vediamo”.

Più o meno sulla stessa linea anche Lewis Hamilton, secondo l’anno scorso proprio alle spalle della Red Bull di Verstappen.

“Non è una cosa a cui non avevamo pensato, ma non ne so abbastanza. Ovviamente ci sono alcune voci che sono emerse negli ultimi giorni, ma non posso dire molto. L’unica cosa che ricordo è che l’anno scorso a Silverstone abbiamo portato gli ultimi miglioramenti sulla vettura che ci hanno permesso di lottare” ha detto il sette volte campione del mondo.

“Nel caso della Red Bull, penso che li abbiamo visti portare miglioramenti gara dopo gara, anche diversi appuntamenti dopo Silverstone. Se noi avessimo speso, per fare un esempio, 300.000 euro su un nuovo fondo o un’ala specifica, sarebbe potuto cambiare tutto. Spero che le cose non siano andate così. Conto che la FIA faccia la cosa giusta, dobbiamo fidarci di loro e dei dati raccolti. L’integrità è molto importante per loro e per l’attuale gestione della Formula Uno”.

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