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Caso Colturi, l'Albania fa muro: "Troveremo i soldi per trattenerla". Lara è "vittima" della sua "libertà"?

La federazione albanese "blinda" Colturi: sarebbero in arrivo i 300mila euro richiesti per trattenerla. Lara vuole tornare a gareggiare per l'Italia, ma si sente "in trappola".

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Saranno giorni di febbrili trattative sull’asse italo-albanese per capire cosa ne sarà del futuro di Lara Colturi. Che ha espresso il desiderio di tornare a gareggiare sotto l’egida FISI, quindi di fatto tornando alla nazionalità “naturale” italiana dopo che nelle ultime tre stagioni è stata accolta dalla federazione albanese, complice la volontà della famiglia (il papà Alessandro e la mamma Daniela Ceccarelli, olimpionica nel 2002 a Salt Lake City in supergigante) di garantirle uno staff privato per consentirle di crescere nel modo migliore.

Cosa che, risultati alla mano, si può dire che sia realmente accaduta, tanto che in molti in Italia hanno gridato allo scandalo per il modo con il quale la FISI se l’è lasciata sfuggire, negandole di fatto il team privato in età giovanile (consuetudine che vale per tutti gli atleti).

La richiesta inviata, i problemi finanziari, le esigenze FISI

Adesso però la situazione attorno a Lara s’è fatta ingarbugliata. E questo perché la volontà della famiglia Colturi è quella di “riportarla” a gareggiare come atleta italiana in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, anche a seguito di alcune problematiche di tipo finanziario sorte con la federazione albanese. Rumors usciti nei giorni scorsi parlavano di un ammanco di circa 250mila euro tra quanto sostenuto a livello di spesa dal team privato di Lara (circa 300mila euro) e quanto effettivamente versato dalla federazione locale come compenso per l’attività dell’atleta (la cifra sarebbe inferiore a 50mila euro).

Una situazione che avrebbe convinto papà Alessandro e mamma Daniela a fare velocemente dietrofront e andare a bussare alla porta della FISI, che chiaramente, una volta vista la crescita esponenziale mostrata dall’atleta (e pensando anche alle difficoltà di trovare sostitute all’altezza di Brignone e Goggia, che viaggiano ben oltre le 30 primavere), ha fatto orecchie da mercante, mettendosi in moto per riportare Colturi a gareggiare come sciatrice italiana.

Senza però il via libera del Comitato Olimpico Albanese non c’è modo di ripristinare il naturale corso delle cose, a meno che Lara non decida di stare ferma per una stagione intera, come previsto dal regolamento FIS. Significherebbe cioè saltare i Giochi Olimpici, eventualità che in casa Colturi nessuno vuole prendere minimamente in considerazione.

La federazione albanese non ci sta: “Faremo i nostri interessi”

Elvis Toci, presidente della federazione sport invernali dell’Albania, ha però fatto capire che sono in corso movimenti e trattative per ovviare alle richieste della famiglia dell’atleta. “Abbiamo ricevuto la richiesta della famiglia Colturi di tornare a gareggiare per l’Italia, ma chiaramente noi puntiamo a fare i nostri interessi.

Siamo stati la nazione che ha accolto Lara e il suo staff, consentendole di diventare ciò che è diventata, e stiamo raccogliendo le somme per trattenerla. Edi Rama ci ha promesso i 300mila euro richiesti e la volontà di tutti noi è quella di provvedere a un extra budget per accontentare le richieste che ci sono state avanzate. Onestamente posso dire che non eravamo pronti a gestire una situazione tanto complessa: Lara è esplosa giovanissima, superando anche un brutto infortunio, ma ha saputo crescere in fretta e diventare un’atleta di valore assoluto”.

Lara, il mondo s’è capovolto: voleva essere libera, e invece…

La federazione albanese ha fatto capite soprattutto di avere un interesse chiaro a trattenere Lara. “Lei a noi serve per far crescere il movimento degli sport invernali del nostro Paese e anche per avere più “quote” negli appuntamenti internazionali: pensare di andare a Milano-Cortina con 3-4 atleti al via è qualcosa che mai avremmo pensato, pertanto stiamo facendo il possibile per trattenere Lara e chiudere questa vicenda che qualche grattacapo ce lo sta creando”.

Colturi insomma rischia di rimanere “vittima” della sua stessa voglia di libertà: la FISI ha le mani legate, pure Lara può fare ben poco, pensando che un anno di stop sarebbe un dazio troppo salato da pagare, specie a questo punto della carriera e dopo aver disputato la migliore stagione in Coppa del Mondo. Entro il 1° maggio va data comunicazione alla FIS per il cambio di nazionalità: il nodo si fa sempre più intricato.

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