In seguito alla conquista del secondo podio stagionale in Coppa del Mondo a soli 18 anni, in Italia si è tornati a parlare della possibilità che l’enfant prodige Lara Colturi abbandoni la bandiera albanese per tornare a gareggiare per i colori azzurri prima che diventi un rimpianto troppo grande per la nostra Federazione.
Possibilità che era apparsa ancora più concreta in seguito a quanto scritto domenica 5 gennaio su Tuttosport da Giorgio Pasini, il quale faceva riferimento a un piano per tornare a gareggiare con l’Italia riprendendo delle affermazioni della madre Daniela Ceccarelli risalenti al 2022. Ricostruzione che però è stata subito smentita dalla campionessa olimpica a Salt Lake City 2002 in un’intervista rilasciata il giorno seguente al quotidiano La Repubblica.
- Ceccarelli smentisce Tuttosport: “Nessun accordo con l’Italia per Lara”
- Ceccarelli: “Ci troviamo bene con la federazione albanese”
- Perché Colturi scelse l’Albania
Ceccarelli smentisce Tuttosport: “Nessun accordo con l’Italia per Lara”
In seguito all’esplosione di Lara Colturi nella Coppa del Mondo in corso, dove ha già conquistato due secondi posti in due differenti discipline, su Tuttosport Giorgio Pasini aveva parlato dell’esistenza di un piano per portare la sciatrice 18enne a gareggiare per la bandiera italiana partendo da alcune dichiarazioni rilasciate dalla madre Daniela Ceccarelli nel 2022.
Ricostruzioni poi prontamente smentite dalla stessa campionessa olimpica a Salt Lake City 2002 in un’intervista uscita il 6 gennaio su La Repubblica: “Non c’è nessun piano triennale, o pluriennale che sia. Non abbiamo alcun accordo con l’Italia per far tornare Lara a gareggiare con la bandiera italiana ai Giochi Olimpici di Milano Cortina. Siamo concentrati sul presente e questa è stata proprio una richiesta di Lara. Ha solo diciotto anni, vive coi piedi per terra e Milano Cortina le sembra lontanissima. Stiamo imparando tutto da lei, programmare comporta stress evitabili, viviamo ‘qui e ora’ come direbbe Velasco. Siamo tranquilli e ci piace vedere Lara felice”.
Ceccarelli: “Ci troviamo bene con la federazione albanese”
Nel prosieguo dell’intervista, Ceccarelli ha parlato dell’ottimo rapporto con la Federazione albanese, allontanando dunque ancor di più il ritorno in azzurro di Colturi, e del ruolo della famiglia nella crescita sportiva di Lara: “Noi ci troviamo bene con la federazione albanese, sono amici da quando abbiamo allenato loro atleti nel mio sci club, il Golden Team Ceccarelli.
Lara scende veloce ed è spensierata, sin dalle categorie giovanili: non ci è voluto tanto perché ci rendessimo contro che avrebbe avuto un futuro. La Fisi l’aveva inserita nel gruppo degli atleti osservati, ma noi tutti volevamo continuare a sciare in famiglia e l’affiliazione albanese ce lo ha consentito.
Lara non si allena da sola, Red Bull le riserva intere parti delle piste e le permette di confrontarsi con campioni come Kristoffersen, Pinturault, Robinson, Ljutic. Il suo percorso è ineluttabile mentre noi siamo solo di supporto. Mio marito è stato skiman di Lara prima che lo sostituisse Andrea Vianello, ex di Tomba. Siamo una famiglia itinerante, l’unico fisso nella casa di Cesana Torinese è il cane. Alle gare di Coppa vengono i nonni ma anche mio figlio Yuri con una telecamerina”.
Perché Colturi scelse l’Albania
In seguito alle parole di Ceccarelli diventa sempre più probabile che Colturi diventi un grande rimpianto per la Federazione azzurra, che si lasciò sfuggire Lara quando aveva 15 anni pur di non fare un’eccezione al proprio regolamento. Ai tempi la famiglia voleva infatti avere l’opportunità di creare attorno a loro figlia uno staff privato e continuare a rimanere in famiglia, ma la FISI rifiutò questa richiesta – che andava contro il proprio regolamento – considerandola troppo giovane per meritarsi uno strappo alle regole. Per questo motivo poi Lara ha optato per rappresentare l’Albania.