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Caso scommesse: Corona rischia processo per diffamazione a El Shaarawy, Casale e Zalewski

Terminate le indagini riguardanti Fabrizio Corona, che ora rischia di finire a processo per diffamazione aggravata per aver accostato pubblicamente El Shaarawy, Casale e Zalewski allo scandalo scommesse

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In seguito alla conclusione delle indagini per diffamazione aggravata ai danni di Stephan El Shaarawy, Nicola Zalewski e Nicolò Casale portate avanti dalla procura di Milano, Fabrizio Corona, che aveva associato i tre calciatori allo scandalo scommesse, ora rischia di finire a processo.

Indagini terminate

Sono terminate le indagini della procura di Milano nei confronti di Fabrizio Corona dopo le denunce per diffamazione aggravata, arrivate da parte dei giallorossi Stephan El Shaarawy e Nicola Zelwski e del difensore della Lazio Nicolò Casale, per aver tirato in ballo i tre giocatori nel ciclone caso scommesse – nei confronti del quali si sono sempre dichiarati estranei – scoppiato qualche mese fa e per cui erano stati indagati dalla procura di Torino Nicolò Zaniolo, Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, con gli ultimi due avevano confessato venendo poi squalificati dai campi da calcio rispettivamente per dieci e sette mesi.

Anche Striscia rischia

Corona non è però l’unico a rischiare. La conclusione delle indagini, firmate dal procuratore Marcello Viola e dal pm Pasquale Adesso, è stata notificata anche ad Antonio Ricci e Valerio Staffelli, del programma Striscia la Notizia dove erano stati fatti i nomi di El Shaarawy e di Casale, e a Luca Arnau, ai tempi direttore del sito Dillinger News da cui partì tutto, per i quali ora potrebbe arrivare la citazione diretta in giudizio così come a Corona.

Le parole dei legali

Non si sono fatte attendere le parole dei legali degli interessati dopo l’uscita della notizia della conclusione delle indagini, con l’avvocato di El Shaarawy, Matteo Uslenghi, che ha affermato come si tratti di “notizia positiva e che davamo serenamente per scontata dal primo minuto, tanto era ed è chiara l’estraneità di Stephan”.

Polemica invece la reazione dell’avvocato di Corona, Ivano Chiesa, che ha così commentato: “Quando si tratta di Corona i processi viaggiano come un freccia rossa: quattro mesi per finire le indagini!! Vedremo gli atti e poi ci difenderemo al massimo. Abbiamo la forza e gli elementi per farlo. Come sempre”.

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