Prima le polemiche legate agli arbitraggi, poi quella con il Comune per il nuovo stadio.
Quelle di Rocco Commisso continuano a essere settimane agitate, ma dopo la decisione del sindaco Nardella di avviare il restyling del “Franchi”, invece di concedere l’autorizzazione alla società per costruire un nuovo impianto, il presidente della Fiorentina ha ufficializzato la propria decisione di non investire più sul tema.
Lo ha annunciato il magnate italo-statunitense intervenuto a ‘Radio Anch’io Sport”: “Dopo che il Comune di Firenze ha parlato di stadio per 15-20 anni, pensavo fosse preparato per lasciarmi fare qualcosa. Abbiamo cominciato con Campo di Marte ma, dopo tre mesi, la sovrintendenza mi ha detto che non potevo fare quello che volevo. Dopo siamo andati in una località vicino l’aerporto e lì è stata un’altra buffonata: non erano pronti e volevano solo i soldi di Rocco per mandare avanti la zona. Ora siamo al punto di prima, con Campo di Marte, col Franchi. La sovrintendenza mi ha detto che non potevo fare quello che volevo e io ho risposto: se è un monumento, portate i soldi voi, perché ai monumenti deve pensarci lo Stato. Rocco non metterà più soldi in questo stadio”.
A Commisso non resta che concentrarsi sul nuovo centro sportivo: “Voglio lasciare qualcosa, così tra pochi giorni metteremo la prima pietra per il centro sportivo, che sarà il più grande d’Italia, con i suoi 26 ettari, e costerà 85 milioni”.
Una battuta anche sul futuro di Ribery, che dopo la partita contro il Torino ha rimpallato alla società la domanda sull’eventuale permanenza in viola: “Non so se è vero che Ribery voglia tornare in Germania, io non parlo oggi di futuro, perché non è giusto. A me non piace mandar via la gente”.