Non ha fatto in tempo a uscire dalla vasca, reduce dai tanti podi conquistati nelle tre tappe asiatiche della Coppa del Mondo in vasca corta, che subito Thomas Ceccon ha pensato bene di sedersi sulla poltrona di Supernova, il podcast col quale Alessandro Cattelan sta provando a ricostruirsi un’identità dopo qualche flop televisivo di troppo. E con uno come Ceccon bucare lo schermo è relativamente semplice: di personaggi come il veneto, in giro se ne vedono pochi. Tanto che ogni sua dichiarazione finisce sempre per fare rumore.
- La delusione d'amore e la "spinta" verso l'oro
- La foto virale: "Era solo un pisolino pomeridiano..."
- Il week-end dei sogni? "Sul divano a fare niente"
La delusione d’amore e la “spinta” verso l’oro
Il nuoto per un po’ se ne sta in disparte, perché di curiosità sul mondo di Thomas se ne scorgono sempre una marea. Anche se mancano accenni al “dissing” con Federica Pellegrini, che a livello mediatico è stata la prima grande nuotatrice capace di lasciare un segno come se fosse stata davvero un’atleta di qualche altro sport più caro agli italiani.
Ceccon, incalzato da Cattelan, è ripartito allora da un tema che ha fatto tanto parlare: la delusione d’amore che l’ha spinto a buttarsi a capofitto in acqua. “Volevo solo distrarmi e gli allenamenti mi servivano allo scopo. Poi però uscivo dalla vasca e ricominciavo a stare male. Ho incanalato la delusione concentrandomi di più sulla parte agonistica e alla fine sono arrivato a vincere una medaglia olimpica, forse anche grazie a quelle motivazioni extra. C’è chi va in palestra dopo una delusione d’amore per rimettersi in forma e far vedere all’altra che cosa si è persa, io ho fatto il “revenge olympic medal”. E va bene così”.
La foto virale: “Era solo un pisolino pomeridiano…”
Parigi è stato il teatro dei sogni di Ceccon, ma anche un’esperienza complicata tra caldo, aria condizionata inesistente e notti insonni. Al punto che il veneto a un certo punto ha deciso di andare a dormire nel parco, attirando su di sé ulteriore interesse. “Diciamo che quella cosa lì è stata venduta un po’ male, perché è vero che avevo criticato le condizioni in cui alloggiavamo nel villaggio olimpico, ma in realtà non sono mai andato a dormire fuori perché dentro faceva schifo, come tutti sono stati potati a pensare.
La verità è che volevo starmene un po’ per i fatti miei e quello era il solo modo per farlo, uscendo dalla mia stanza e isolandomi dal resto del gruppo. Quella foto è stata scattata nel tardo pomeriggio dopo che la mattina avevamo fatto la staffetta e non eravamo rientrati. Non è vero che ho trascorso la notte fuori dalla stanza: saranno state le 5 del pomeriggio, vidi quella panchina e provai a stendermi, ma data la mia altezza (199 centimetri) stavo scomodo e allora ho preferito sdraiarmi a terra.
A me piace ogni tanto stare da solo con i miei pensieri, e poi era abbastanza arrabbiato quel giorno. Poi uno mi ha visto, ha scattato una foto ed è successo un mezzo putiferio. Ma è stata tutta una montatura”.
Il week-end dei sogni? “Sul divano a fare niente”
Ceccon nelle tre tappe di Coppa del Mondo ha fatto vedere di star bene, sebbene la stagione 2024 sia stata piuttosto lunga e sia ancora presto per pensare al 2025 e al mondiale di luglio a Singapore. Per prepararsi ha deciso di lasciare per qualche mese l’Italia, andando ad allenarsi in Australia, ma intanto ha spiegato che a lui l’Italia non sta affatto stretta come qualcuno è stato portato a pensare.
“Ci sto benissimo, ma la verità è che io non sono amante della vita mondana. Non è vero che non ho tempo per stare in giro: se lo volessi, potrei uscire tutte le sere, dato che mi alleno un paio di ore nel pomeriggio e ho sempre le mattinate libere. Solo che a me non va di stare sempre fuori con gli amici: se potessi, dal sabato a pranzo fino alla domenica sera me ne starei sempre sdraiato sul divano a non far niente e quello sarebbe per me il week-end perfetto”.
Quando però scende in acqua, allora tutto cambia: “Noi nuotatori siamo fatti per andare forte in vasca. Fuori, siamo più o meno negati in tutto, ma è una questione di attitudine: l’acqua è 800 volte più densa dell’aria e noi all’aperto non sappiamo proprio fare nulla”.