E’ la vera rivelazione di questa stagione per la Juventus di Andrea Pirlo. Motore insostituibile del centrocampo, per i movimenti e l’istinto a buttarsi in area ricorda un po il primo Arturo Vidal, seppur per ora non ci abbia ancora mostrato quei colpi d’alta scuola tipici del cileno ora all’Inter.
Intervistato dal New York Times, Weston McKennie ha raccontato la trattativa legata al suo trasferimento alla Juventus, aggiungendoci un divertente aneddoto risalente ai tempi dello Schalke 04. Sembra che mentre aspettava la chiamata di Pirlo, a tavola coi compagni era proibito tenere il cellulare. Weston, smanioso di trasferirsi in bianconeri, si nascose il telefono tra le gambe e rispose correndo in bagno alla chiamata Juventina:
“Era come se mi stessi vendendo a lui (a Pirlo, ndr). Se era quello che voleva, lo avrei fatto. Da bambino, non avevo nemmeno mai sentito parlare della Champions League”.
Dopo aver ricordato la strana sensazione vissuta durante lo scontro con il Barcellona al Camp Nou: “Era strano, lo stadio era vuoto, solo i giocatori in campo”, McKennie tocca il tasto Cristiano Ronaldo, dicendosi onorato di poter dividere il campo con un campione simile:
“L’altro giorno ero seduto con Morata dopo l’allenamento. Stavamo guardando Cristiano fare pratica sulle punizioni. Ci siamo guardati e ci siamo detti che eravamo dei privilegiati a poterlo fare, a poterlo guardare calciare punizione dopo punizione”.