Ha 37 anni ma si emoziona ancora come un ragazzino. Guadagna meno di 40mila euro all’anno, ovvero 960mila in meno di Donnarumma ma non Gigio, il fratello Antonio, difficilmente giocherà ma mai dire mai e comunque a lui va bene così. Simone Farelli è l’acquisto “invisibile” della Roma, che l’ha tesserato senza mai annuinciarlo dopo averlo preso da svincolato. Nato a Roma, di professione portiere di riserva (quasi sempre). In omaggio a una tradizione da anni 70 ha scelto il n.12, una maglia che negli ultimi dieci anni aveva indossato nel 2017-18 alla Roma soo l’ex Primavera Andrea Romagnoli.
La carriera di Farelli
Viene dal Pescara, Farelli e va a colmare il buco di terzo portiere lasciato da Fuzato ceduto in Portogallo. In serie A ha esordito nel 2012 contro il Napoli di Mazzarri, poi in panchina a Pescara, Novara e Arezzo senza mai scendere in campo. Alla Roma l’ha segnalato il preparatore Savorani, che lo aveva avuto a Siena.
Farelli aveva cominciato la carriera al Fogaccia, a Montespaccato,poi in giro per il Lazio (alla Lazio un solo anno, poi due all’Urbetevere, poi il Siena, che lo girò all’Astrea: titolare in serie D a 17 anni, 31 presenze a fine stagione. Ancora alla Primavera del Siena, dal 2001 al 2003, in serie C alla Nocerina, al Vittoria. Poi Ancona e Lanciano e quindi al Crotone, 14 presenze, promozione in B con una data da segnare.
Farelli eroe di Crotone
In Calabria lo ricordano ancora finale play off, partita di ritorno, contro il Benevento dopo l’1-1 dell’andata, segna il Crotone ma a salvare il risultato furono proprio le parate di Farelli che scese in campo per sostituire l’indisponibile portiere titolare Concetti.
Farelli torna a Siena dove sposa la figlia dell’allora presidente De Luca e nel 2010 incrocia anche Antonio Conte come tecnico nell’anno della promozione in A, giocando due partite senza prendere gol. Ora fa la riserva di Pau Lopez e Mirante, che però spesso è out per infortunio. Sognando l’occasione di diventare profeta in patria.