Arriva dall’Australia il primo, importante gesto di emancipazione che segna una svolta epocale nel mondo del calcio ancora così intriso di una incomprensibile resistenza rispetto a temi quali l’omosessualità e alla libertà di espressione del proprio orientamento sessuale. Il coming out di Joshua John Cavallo costituisce un patrimonio per lo sport e il superamento di uno dei più inutile tabù sul tema. Centrocampista di 21 anni, Cavallo milita nell’Adelaide United e dunque milita nella A-League nazionale.
Il video in cui Cavallo parla della sua omosessualità
In un video di circa due minuti e mezzo, Cavallo ha rivendicato con orgoglio la propria identità sessuale, rimarcandola a chiosa di questo breve filmato attraverso il quale ha desiderato rompere quell’omertà neanche troppo velata sull’omosessualità e la sua diffusione nel calcio professionistico.
“Mi chiamo Josh Cavallo, sono un calciatore e sono gay”, il passaggio chiave di questo suo discorso, pubblicato sui social suoi e della sua società, l’Adelaide United.
La decisione di palesare la propria omosessualità non è un caso isolato, ma non si mai verificato per un calciatore di questo livello. Per onor di cronaca va aggiunto che in un microcosmo come quello del pallone, sono sono rispetto alle proporzioni molti i giocatori che hanno dichiarato di essere gay e in alcuni casi è avvenuto quando la carriera o era conclusa o sul finire. Sono due i calciatori in attività ad aver preceduto Joshua: Collin Martin, che milita nei San Diego Loyal (squadra che milita nell’USL, campionato statunitense di secondo livello), e Phuti Lekoloane, calciatore sudafricano di terza divisione.
La carriera
Nato il 13 novembre 1999 a Bentleigh East, Australia, è approdato all’Adelaide United in quest’ultima stagione dopo aver giocato due stagioni nello Western United e altre due nel Melbourne City NPL. Inoltre ha indossato la maglia della nazionale australiana U20 nel 2018.
Proprio l’essere il primo professionista in attività ad aver reso pubblica la sua omosessualità, lo ha reso un personaggio noto a livello internazionale: la sua scelta, al pari del suo video, sono divenuti prestissimo una notizia di grande impatto mediatico pubblicata sulle principali testate non solo australiane ma in tutto il mondo.
“Crescere essendo gay e giocare a calcio erano due mondi che prima non si erano mai davvero incontrati. Ho vissuto la mia vita dando per scontato che di questo argomento non si sarebbe mai parlato”, ha detto Cavallo il quale non immaginava quanto il suo gesto, al contrario, potesse avere risonanza e agevolare il processo che porterà ad abbattere un muro di omertà che è rimasto così solido principalmente negli spogliatoi.
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