Gli si imputa di non avere ancora uno stile ben preciso e da molti addetti ai lavori è considerato un fischietto ancora acerbo, nonostante ormai vada per i 40 anni. Eppure, Gianluca Manganiello è considerato un arbitro estremamente affidabile dal momento che, pur non garantendo l’esperienza che ci si aspetta da un fischietto della sua età , commette pochissimi errori di valutazione, conducendo le partite senza particolari picchi verso l’alto, né verso il basso.
La professione dell’arbitro Manganiello
Gianluca Manganiello nasce a Pinerolo, in provincia di Torino, il 28 novembre 1981 e oltre alla carriera di arbitro è anche un analista finanziario. Il padre di Gianluca è originario di Pattano, una piccola frazione di Vallo della Lucania, terra con cui tutta la famiglia Manganiello ha mantenuto i rapporti sempre vivi.
Gianluca Manganiello è sposato con Chiara, e ha avuto due figli: Matteo e Vittoria. Già all’età di 15 anni entra nell’AIA, sezione di Pinerolo, ma soltanto undici anni dopo arriva in serie D: dopo quattro anni di dilettanti raggiunge nella stagione 2010/2011 i professionisti, e già nel primo anno dirige 21 partite, di cui un playoff promozione.
La carriera dell’arbitro Manganiello
Nel 2012/2013 arriva la tanto agognata promozione in serie B dove dirige diciotto gare; l’anno successivo arriva anche la prima chiamata in A: il match del 18 maggio tra Chievo e Inter vinta dai clivensi con il risultato di 2-1.
Nella stagione 2014/2015 conduce altre venti gare in cadetteria e due partite di serie A; bottino simile anche l’anno dopo con 19 partite di serie B e una sola apparizione in massima serie: il match tra Lazio e Fiorentina dell’ultima giornata di campionato della stagione 2015/2016. Da luglio 2017 è ufficialmente promosso in serie A, raccogliendo già al primo anno lo score di 22 partite arbitrate.