Ha vinto il “derby” con il collega giornalista Vulpis e da oggi è il nuovo presidente della Lega Pro. Matteo Marani è pronto a una nuova scommessa: dopo le votazioni nella seconda convocazione è stato eletto oggi e prende il posto di Francesco Ghirelli, dopo le dimissioni, a seguito della mancata approvazione della riforma relativa al format del campionato. Dei 59 club che sono andati al voto (la Juventus Next Gen non ne aveva diritto) Marani ha ottenuto trentanove voti a favore, 15 per Vulpis, 2 schede bianche e 2 nulle e ora lo aspetta un altro incarico dopo una vita passata nel mondo del giornalismo.
- Matteo Marani, il programma da presidente di Lega Pro
- Matteo Marani, una carriera gloriosa dal Guerin Sportivo a Sky
- Matteo Marani e le sue storie per Sky
Matteo Marani, il programma da presidente di Lega Pro
Il suo manifesto per risollevare il calcio di serie C è racchiuso in tre punti: “Sostenibilità finanziaria, rilancio del ruolo storico di serbatoio dei giovani e coinvolgimento maggiore dei club”. Per riuscirci ha chiamato a sè una leggenda azzurra, Gianfranco Zola che sarà il vicepresidente. Anche il talento sardo ha le idee chiare: “L’idea è quella di dare una mano ad una persona capace e passionale per il calcio come Marani, dando il mio contributo con idee al sistema. Con la speranza di poter aiutare la situazione attuale della Serie C”.
Matteo Marani, una carriera gloriosa dal Guerin Sportivo a Sky
Cinquantadue anni, laureato in storia all’Università di Bologna, Matteo Marani ha mixato nel suo lavoro le sue due grandi passioni: lo sport e appunto la storia, condendo i suoi racconti con ricerche e analisi raffinate. Marani in carriera ha collaborato con Il Messaggero, il Corriere dello Sport – Stadio e Il Sole 24 Ore. Nel 1992 ha iniziato a scrivere per la rivista Guerin Sportivo come stagista di cui è arrivato a diventare direttore nel 2008 e fino al 2016. Marani ha cambiato la pubblicazione del Guerin Sportivo trasformandola da settimanale a mensile e lo ha portato anche sul web.
Marani ha raccontato, scavando negli archivi, l’ultimo drammatico tratto dell’esistenza dell’ex allenatore del Bologna Arpaid Weisz, nel libro del 2007 “Dallo scudetto ad Auschwitz“, per il quale ha ricevuto sia il premio per la letteratura sportiva di Chieti nel 2009 sia quello intitolato ad Antonio Ghirelli nel 2014.
E’ stato vice direttore e opinionista di Sky Sport e dal 2020 è presidente della fondazione Museo del Calcio di Coverciano. Ha collaborato in tv con Quelli che il calcio, celebre trasmissione andata in onda Rai 2. Per Sky dal 2019 è, inoltre, autore e conduttore della serie monografica Storie, dove si trovano i suoi lavori più riusciti.
Matteo Marani e le sue storie per Sky
Da Senna a Mennea, dal Torino di Pulici e Graziani a Buffon, Una galleria di personaggi raccontati con umanità e commozione ma sempre con il supporto dei fatti e della storia. Proprio su Buffon e il suo ritorno a Parma raccontò un aneddoto: «Il ritorno di Buffon a Parma è una cosa molto bella. E sentire Buffon-Parma mi fa tornare alla mente il suo debutto al Tardini contro il Milan. Il cognome era importante ma lui superò subito questa situazione, ricordo il suo senso di esuberanza, quella voglia di conquistare il mondo”.
“Pochi giorni dopo mi mandarono ad intervistarlo: ricordo che ci trovammo in una sorta di ostello per giovani, lui stava giocando a Subbuteo. E poco dopo eravamo lì, insieme, a giocare a Subbuteo. Un piccolo aneddoto che spiega la grandezza e la semplicità insieme del giocatore, come del resto ha poi dimostrato la sua lunga carriera”.