Da “nemico” giurato del Milan a dipendente del Monza. Questa la particolare parabola di Carmine Russo, l’ex arbitro campano che Silvio Berlusconi ha assunto come nuovo team manager del club lombardo, neopromosso in serie A, dopo un durissimo scontro risalente a più di 10 anni fa.
- Berlusconi e l’attacco a Russo del 2010
- Russo e la carriera da arbitro in serie A
- Russo, dal fischietto al ruolo di team manager
Berlusconi e l’attacco a Russo del 2010
Russo, infatti, fu il direttore di gara di Cesena-Milan, gara disputata l’11 settembre 2010 che vide i rossoneri allora allenati da Massimiliano Allegri naufragare al Dino Manuzzi, sconfitti per 2-0 dai romagnoli padroni di casa. In quell’occasione il Milan se la prese proprio con l’arbitraggio di Russo: le parole più dure arrivarono dall’allora presidente Berlusconi, che accusò il direttore di gara di aver sfavorito i rossoneri per antipatia politica nei suoi confronti.
“A Cesena il Milan ci ha dato dei dolori ma non ha giocato male – dichiarò Berlusconi in un’intervista post-gara – Sono stati negati tre gol e fischiati dei fuorigioco inesistenti. Il problema è che spesso il Milan si imbatte in arbitri di sinistra”.
Russo e la carriera da arbitro in serie A
Russo, dunque, fu bollato come “nemico” e direttore di gara “di sinistra”. Ora, a distanza di quasi 12 anni, Berlusconi e il suo fido braccio destro Adriano Galliani hanno deciso di convocare Russo e assumerlo nel Monza. Sarà lui il team manager della squadra neopromossa in serie A e già estremamente attiva sul mercato (Candreva e Sensi ne sono un esempio): d’altra parte Russo, dopo aver abbandonato la carriera arbitrale, ha svolto proprio tale ruolo nei campionati minori.
Eppure la sua carriera da fischietto non era stata affatto male: cresciuto nella sezione di Nola, Russo è stato anche quarto uomo in partite di Champions ed Europa League, oltre che impiegato dalla Federcalcio saudita come arbitro straniero della King Cup of Champions, una sorta di Coppa d’Arabia che si gioca al termine del campionato locale.
Russo, dal fischietto al ruolo di team manager
Nel 2017, terminata la carriera in campo, a Russo era stato offerto un ruolo nell’AIA, dietro la scrivania, ma preferì restare più vicino al calcio giocato, seppur con compiti diversi. Gli arrivò infatti la chiamata della Casertana, che lo voleva come team manager: Russo ha ricoperto quel ruolo fino al 2019, prima di una nuova pausa.
L’attesa, però, ha pagato: una volta promosso dalla B alla serie A, infatti, è stato contattato dal Monza di Berlusconi. Il patron del club lombardo deve aver evidentemente rivisto la sua opinione su Russo: dopo 5 anni, dunque, l’ex arbitro avrà l’occasione di tornare su un campo di serie A, anche se in una veste tutta nuova.