Con un editoriale su Il Bianconero Marcello Chirico, volto noto di 7 Gold, ha voluto rispondere a Mario Sconcerti che si chiedeva del silenzio che è subentrato sul caso Suarez, dopo che sono venuti fuori tanti particolari e aspetti dell’esame farsa che meriterebbero una diversa attenzione da parte dei media.
L’accusa di Sconcerti
Su calciomercato.com Sconcerti aveva scritto tra l’altro: “Ci sono anche dei fatti ormai accertati come le intercettazioni telefoniche, le confessioni dei professori e forse perfino dello stesso Suarez. C’è stato un concorso pubblico addobbato. A chi serviva? Perché è stato addobbato?”.
La risposta di Chirico a Sconcerti
Chirico riconosce che è giusto e opportuno che la stampa si stia occupando del caso Suarez, sottolineando però che un giornalista non dovrebbe interpretare le notizie in proprio possesso, forzandone una lettura che orienti poi l’opinione pubblica in una certa direzione.
Chirico spiega analogie con caso Juve-Napoli
Il caso Suarez – prosegue Chirico – “è un tipico caso di maneggio all’italiana, così come lo è stato altrettanto quello che ha coinvolto le ASL napoletane sulla partita Juve-Napoli. In entrambe le situazioni c’è stato qualcuno che ha provato a chiedere un piacere a qualcun altro, con quest’ultimo disponibile a farglielo. Danno fastidio le deduzioni unidirezionali, il rumore fine a se stesso, il martellamento mediatico sempre e solo su un caso, magari animato dalla personale antipatia verso qualcuno.
Chirico conclude così: “Perché, per esempio, nessuno vuole capire come mai il CONI ha ribaltato la sentenza FIGC su Juve-Napoli, nonostante poggiasse sulla tesi forte del “dolo organizzato” e il presidente federale Gravina abbia poi difeso l’operato dei propri giudici definendoli di “alto profilo”? Non interessa a nessun collega animato dal desiderio di fare chiarezza trovare una spiegazione, come per il caso Suarez? Davvero molto strano”.