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Ciclismo, Tirreno-Adriatico, 3a tappa: assolo di Phil Bauhaus, più scaltro di un generosissimo Jonathan Milan

Arrivo in volata, ma con tanti rischi sull'asfalto viscido di Gualdo Tadino: vince il tedesco Bauhaus davanti a Milan, Vaquelin e Bettiol. Caduta per Philipsen.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Pioggia, vento e freddo esaltando un cuore “caldo” come quello del tedesco Phil Bauhaus. Che sul traguardo di Gualdo Tadino s’impone al termine di una volata lunghissima, di fatto lanciata ben prima del rettilineo d’arrivo, condizionata anche e soprattutto da una caduta ai -500 metri che ha coinvolto il vincitore della tappa di Follonica, vale a dire Jasper Philipsen. Bauhaus s’è imposto d’autorità su un traguardo complicato, con la strada che è andata costantemente a salire negli ultimi 5 chilometri e con Jonathan Milan che ha pagato lo scotto di dover rimontare qualche metro di troppo in uscita dall’ultima curva, senza il quale avrebbe fatto probabilmente sua la volata.

Bauhaus ha colto l’attimo: Milan beffato per poco

Un po’ di rimpianti è lecito accamparli: il velocista italiano ha dato la sensazione di essere il più forte, ma è stato bravissimo Bauhaus a prendere la traiettoria giusta e a resistere al ritorno di Milan. Il francese Kevin Vauquelin ha chiuso al terzo posto davanti a un ottimo Alberto Bettiol, che ha provato a sfruttare il lavoro dei compagni nell’ultima parte della tappa, chiudendo però al quarto posto davanti a Vendrame, Velasco e Caruso.

Juan Ayuso, undicesimo all’arrivo, ha mantenuto la maglia azzurra di leader. Il grande sconfitto di giornata, come detto, è stato Philipsen: nella foga del voler prendere la ruota di Milan, proprio all’ultima asperità di giornata (una curva in contropendenza verso sinistra), si è sbilanciato e ha tirato giù anche un altro paio di corridori.

Tanto freddo e pioggia, ma finale per cuori forti

Il vero ostacolo di giornata, più dell’altimetria un po’ accidentata del finale di tappa, è stato rappresentato dal freddo: tanto pioggia già alla partenza a Volterra, con i corridori che hanno corso buona parte della frazione in condizioni meteo avverse. Il sole ha fatto capolino soltanto negli ultimi 50 km, quando è andata aumentando anche l’andatura.

Per questo il tentativo solitario di Samuele Zoccarato si è esaurito quando al traguardo mancavano una ventina di chilometri: il corridore della VF Group Bardiani CSF Faizané era uscito dal gruppo prestissimo in coppia con Jan Stockli (Corratec Vini Fantini), arrivando a contare 10 minuti di vantaggio sul plotone della maglia azzurra e poi lanciandosi in una sessantina di chilometri da solo, ripreso soltanto sulla salita di Casacastalda. Dove il forcing lo fanno gli EF Education Easypost, con Richard Carapaz tra i più attivi. Ma le squadre dei velocisti tengono botta e l’arrivo in volata non fa eccezione.

Domani a Giulianova altra tappa per velocisti

Domani altra tappa adatta alle ruote veloci: da Arrone, provincia di Terni, si scende fino a Giulianova per complessivi 207 chilometri, preludio alla tappa dei muri con arrivo a Valle Castellana e soprattutto alla tappa regina dell’edizione 2024, quella che sabato vedrà l’arrivo posto ai 1.088 metri slm del Monte Petrano.

Parigi-Nizza, 4a tappa: a Mont Brouilly vince Buitrago, Plapp leader

La giornata di gloria dei Bahrain Victorious varca anche le Alpi: alla Parigi-Nizza, nella frazione con arrivo in salita, vince lo scalatore colombiano Santiago Buitrago, che stacca di ruota negli ultimi 800 metri il compagno di fuga Lucas Plapp che si “consola” conquistando la maglia gialla di leader della corsa francese con 13 secondi su Buitrago e 27 sull’ex leader Brandon McNulty.

Terzo di giornata il danese Skjelmose che beffa sulla linea del traguardo Remco Evenepoel, soffiandogli i 4 secondi di abbuono previsti. Il belga ha fatto il forcing negli ultimi tratti della salita, dopo aver conquistato 6 secondi di abbuono su un traguardo volante (Roglic adesso nella generale gli è dietro di 40 secondi, a 1 minuto e 10 dalla testa della corsa). Ottime impressioni ha destato Egan Bernal, arrivato ancora una volta nel gruppo dei migliori.

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