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Ciclocross, anno nuovo vita vecchia: Van der Poel trionfa a Baal e fa 8 su 8, Van Aert secondo

Anche a Capodanno a far festa è sempre van der Poel: ottava vittoria su altrettante gare disputate in stagione. Van Aert e Ronhaar sul podio, ma a un abisso.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Non provate a fermarlo, resterete soltanto delusi: Mathieu van der Poel viene da un altro pianeta e anche a Capodanno decide di imporre la sua legge, vincendo l’ottava gara stagionale sulle 8 disputate. Anche nel fango di Baal, tradizionale tappa che si disputa nel primo giorno del nuovo anno, non c’è rivale che tenga: Wout Van Aert ha provato a restare a ruota del neerlandese, ma alla fine del secondo dei 6 giri previsti ha dovuto alzare bandiera bianca alla prima vera accelerazione che MVDP ha impresso, peraltro nel punto più fangoso e infingardo del tracciato (il Ballenberg). Così, chi sperava in un duello fino all’ultimo tra i grandi due protagonisti del mondo del ciclocross, è rimasto deluso: troppo superiore van der Poel, forse mai visto in uno stato di forma così altisonante.

La classifica degli “umani”: Van Aert e Ronhaar sul podio

Vestito con la nuova divisa della Visma Lease a Bike (all’esordio assoluto), Van Aert ha provato a difendersi, chiudendo al secondo posto a 1’54″una gara al solito difficile e piena di sorprese, dove chi non s’è messo troppo in luce è stato Tom Pidcock, l’altro calibro da 90 noto al grande pubblico del ciclismo (perché come gli altri due sodali corre sia d’inverno che su strada nel resto della stagione), costretto ancora una volta ad accontentarsi di un piazzamento di rincalzo e nulla più (ha chiuso al dodicesimo posto a oltre 5 minuti, lontano da Ronhaar che ha conquistato l’ultimo gradino del podio a 2’44″e da Van der Haar, quarto assoluto). Tra gli italiani, Matteo Pavan ha chiuso al 27esimo posto.

Ad ogni modo tra i tre grandi avversari ci sarà ancora un confronto diretto ravvicinato, quello in programma sulla sabbia di Koksijde giovedì 4 gennaio. Poi l’ultima sfida li vedrà tutti protagonisti a Benidorm, in Spagna, nella penultima tappa di Coppa del Mondo del 21 gennaio. A quel punto appuntamento alle classiche di primavera su strada, con meno fango ma la stessa fame di vittorie che contraddistingue i tre grandi protagonisti delle ultime settimane.

Altro clima rispetto a Hulst: dall’UCI nessuna sanzione a MVDP

Stravincendo il GP Sven Nys di Baal, van der Poel ha messo a tacere per qualche ora tutte le polemiche legate a quanto accaduto nella tappa di Hulst del 30 dicembre scorso, quando più dell’ennesima vittoria (la settima in stagione) a fare notizia era stato l’episodio che l’ha visto rivolgersi con uno sputo a un gruppetto di tifosi, colpevoli di averlo apostrofato per tutta la giornata (sia durante il riscaldamento che nel corso della gara) con epiteti non proprio edificanti.

Una reazione, quella dell’olandese, che ha fatto discutere, ma che non ha convinto l’UCI a comminargli una sanzione: la tesi di Mathieu, che ha fatto leva sulle continue provocazioni ricevute, è bastata all’unione internazionale per scagionarlo da ogni addebito, sebbene una reprimenda c’è stata, unita alla promessa di non ripetere più certi comportamenti qualora si dovessero ripresentarsi situazioni simili.

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