Mario Cipollini in un’intervista alla Gazzetta dello Sport critica aspramente Elia Viviani, ancora a secco al Giro d’Italia: “E’ il più forte in Italia, ma dietro non c’è nessuno. Non consideratelo il più forte al mondo perché altrimenti torno ad allenarmi (ride, ndr). Non voglio criticarlo, però mi pare in confusione. Ha in squadra Sabatini, come ultimo uomo è il migliore, un professore, ma non lo sfrutta mai. È come se non si fidasse, così per lanciare la volata salta da una ruota all’altra. È il primo a essere confuso e gli altri vanno di conseguenza. Faccia partire dritto il “Saba” ai 450 metri e stia alla sua ruota, poi vediamo come finisce. Mancanza di condizione? Di sicuro. Meno condizione uguale meno convinzione”.
Un’analisi condivisa dallo stesso Viviani, sempre alla rosea: “Ha ragione Mario. A livello di testa pensavo di essere più forte, il declassamento a Orbetello mi ha mandato in confusione. Qua ai 600 metri avevo ancora due compagni, invece ho seguito il treno della Lotto. Ho sbagliato, devo fare le volate con il ‘Saba'”.
SPORTAL.IT