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Clamorosa svolta Activision-Microsoft: la CMA blocca l'acquisizione

La CMA (Competition and Markets Authority) britannica, l'organo che si occupa di regolamentare il commercio e la concorrenza nel mercato inglese, ha emesso la sua decisione finale in merito all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, ma il risultato è stato sorprendente. L'autorità antitrust del Regno Unito ha deciso di bloccare l'operazione, citando il rischio di monopolio nel settore del cloud gaming.

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Francesco Basile

Francesco Basile

eSport Web Editor

Nato con i videogame, è già un superesperto di eSports. Ha fatto nascere diverse iniziative di settore e sa tutto, ma veramente tutto, di quello che ruota dentro e intorno al mondo dello sport virtuale. Per Virgilio Sport approfondisce e racconta l’eSport a 360 gradi con l’esperienza di un giovanissimo veterano.

Clamorosa svolta Activision-Microsoft: la CMA blocca l'acquisizione

La CMA (Competition and Markets Authority) britannica, l’organo che si occupa di regolamentare il commercio e la concorrenza nel mercato inglese, ha emesso la sua decisione finale in merito all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, ma il risultato è stato sorprendente. L’autorità antitrust del Regno Unito ha deciso di bloccare l’operazione, citando il rischio di monopolio nel settore del cloud gaming.

La decisione (per ora) ufficiale

Secondo il documento ufficiale pubblicato dalla CMA, la questione principale riguarda proprio il cloud gaming. Tuttavia, l’antitrust aveva già escluso il rischio di monopolio legato alle console. La decisione provvisoria aveva stabilito che l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft non avrebbe rappresentato una minaccia per la competitività del mercato delle console, ma aveva lasciato aperte ulteriori indagini.

La CMA ha invece deciso di concentrarsi sul cloud gaming, dove Microsoft detiene una posizione di vantaggio rispetto alla concorrenza nel mercato dei videogiochi. L’autorità antitrust ha individuato dei rischi in termini di “innovazione” e “possibilità di scelta” che potrebbero essere compromessi dall’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.

Il problema del monopolio

Secondo la CMA, Microsoft controlla attualmente il 60-70% del mercato del cloud gaming, il che sarebbe incompatibile con la necessità di un mercato “libero e competitivo” in questo settore lasciandolo difatti in balia di un potenziale monopolio. Microsoft ha proposto alcuni rimedi “comportamentali” per garantire l’apertura del mercato, ma la CMA non li ha ritenuti sufficienti.

Tra i rischi individuati dall’antitrust britannica vi è la possibilità che Microsoft aumenti il prezzo di Game Pass una volta che i titoli di Activision Blizzard saranno inclusi nel catalogo, il che potrebbe riflettere l’incremento del valore dell’offerta e rappresentare un ostacolo per i consumatori.

Ricorso in arrivo

Nonostante la decisione della CMA, Microsoft ha dichiarato che intende continuare a perseguire l’acquisizione di Activision Blizzard e ha annunciato che ricorrerà in appello. Brad Smith, il presidente di Microsoft, ha affermato che l’azienda continuerà a lavorare con le autorità antitrust per trovare una soluzione accettabile per tutte le parti coinvolte.

“Rimaniamo pienamente impegnati in questa acquisizione e ricorreremo in appello”, si legge nel tweet di Smith. “La decisione della CMA rifiuta un percorso pragmatico proposto per risolvere i problemi di competitività e scoraggia l’innovazione tecnologica e gli investimenti nel Regno Unito. Abbiamo già stipulato accordi per portare i giochi di Activision Blizzard ad oltre 150 milioni di dispositivi e rimaniamo impegnati a supportare questi accordi attraverso rimedi normativi. Siamo particolarmente dispiaciuti che, dopo lunghi processi di delibera, questa decisione appare comunque viziata da una visione scorretta di questo mercato e del modo in cui l’importante tecnologia cloud effettivamente funzioni”.

Nonostante l’appello che arriverà, senza alcun dubbio la decisione della CMA britannica rappresenta un ostacolo significativo per l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, ma l’azienda sembra determinata a trovare una soluzione che consenta di portare a termine l’operazione. Sarà interessante vedere come evolverà la situazione e se Microsoft riuscirà a superare gli ostacoli posti dall’antitrust britannica.

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