Dopo il ritiro a causa di forze maggiori, Colbrelli ha voluto raccontare sui social il momento che sta attraversando: “Tutti i giorni sono difficili, è difficile accettare che il prossimo anno non sarò più un corridore, non metterò più il numero sulla schiena. Però più passano i giorni e i mesi e più nella mia testa cambierà sicuramente qualcosa, accetterò tutto questo e vedrò il mio futuro“.
Colbrelli ha rivissuto il giorno dell’arresto cardiaco: “Spesso ritorno indietro a quella giornata e ai quei giorni in ospedale, sono stati davvero giorni difficilissimi anche se avevo la mia famiglia e lo staff medico e del team a supporto. Mi sono messo lì, ho ragionato con tutti quanti mi sono vicini e abbiamo valutato questa situazione. Mi è passato per la testa di togliere il defibrillatore, ma diversamente da Eriksen nel calcio, se mi succede qualcosa e sono in volata o in discesa posso farmi davvero male”.
Infine l’ammissione: “Quando guardo le corse, e non ne ho persa neanche una, fa male al cuore e alla testa non essere lì con i miei compagni di squadra, non essere lì a giocarmi le vittorie e a vincere per il team. Però ci vuole anche la forza di reagire e di guardare avanti per la nuova vita. L’ultimo periodo trionfale? Le emozioni sono tantissime, in questi anni e specialmente lo scorso anno. Non le dimenticherò mai e le porterò sempre con me. Spero di rivivere queste emozioni anche fuori dalla gara“, ha concluso Colbrelli.