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"Come sta Ilicic?", c'è una risposta: il dramma del campione dell'Atalanta

Nessun problema fisico o sentimentale: lo sloveno è a casa, alle prese con problemi che si trascina dall'infanzia.

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Che cosa è successo a Josip Ilicic?“: una domanda che in tanti si sono posti in queste settimane, in cui l’Atalanta si è ripresentata in campo dopo la lunga sosta dovuta al lockdown e all’emergenza Coronavirus. E ha ripreso a macinare calcio e collezionare vittorie e gol a raffica. Senza però uno dei suoi principali protagonisti, oltre che eroe di Valencia (nell’ultima partita prima dello stop, in Champions League, segnò addirittura quattro gol). Da allora un assordante silenzio.

L’Atalanta si è riorganizzata senza il suo uomo da copertina in Europa, ma anche in campionato (impossibile dimenticare alcune sue perle, come la doppietta al Milan, il dribbling contro il Lecce o il gol da centrocampo a Torino). Ma non sono mai arrivate risposte ufficiali o quantomeno dirette alla domanda: “Come sta Ilicic?”.

Nel frattempo sono però emersi frammenti di verità, che parlano di un uomo in difficoltà dal punto di vista psicologico. Nessun problema fisico, nessun ritardo atletico. Nemmeno problemi di cuore, come qualcuno aveva supposto in queste caotiche settimane.

C’era infatti una voce che parlava di problemi con la moglie Tina, ma la ricostruzione effettuata dal ‘Corriere della Sera’ spiega che i dolori di Ilicic sono di ben altra pasta. Più profondi. E che arrivano a toccare l’anima di questo ragazzo che ha smesso di essere bambino prima di altri.

Il quotidiano milanese conferma che il giocatore è tornato nella sua Slovenia, a caccia della serenità scomparsa. E quelle battute di Gian Piero Gasperini, evasive che di più non si può (“Ha problemi personali”, “Nella prossima non ci sarà”, “Gli siamo vicini“), nasconderebbero alcuni fantasmi tornati a bussare alla porta di casa Ilicic.

Il giocatore, come tutti i compagni, è rimasto a Bergamo per tutto il periodo del lockdown. E ha vissuto da vicino il clima di morte che si è respirato in città in epoca di Coronavirus.

Ilicic è una persona molto sensibile. In passato spiegò di essere precipitato in una profonda crisi personale dopo la morte dell’amico ed ex compagno di squadra Davide Astori.

Peraltro la sua infanzia, trascorsa in una Slovenia in piena guerra, è stata tutt’altro che serena: Josip ha perso il padre che aveva appena sette mesi. “Solo i miei compagni di scuola mi hanno spiegato cosa significa la parola ‘papà’, io non la conoscevo”, raccontò.

E la sua fragilità umana, così contrapposta all’implacabilità del calciatore, ha ora preso il sopravvento. Ecco perché l’Atalanta lo protegge. Ecco perché Gasperini non parla di lui.

Per permettere a un uomo a pezzi di recuperare la sua serenità. E tornare a pensare al calcio, ora sostituito nella sua testa dalla morte. In un percorso che nessuno può sapere quanto durerà.

"Come sta Ilicic?", c'è una risposta: il dramma del campione dell'Atalanta Fonte: Getty Images

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