La finale di Coppa Italia Juventus-Inter non poteva non essere accompagnata da polemiche e discussioni sulla storica rivalità tra le due squadre e in particolare su Calciopoli, nonostante dalla vicenda giudiziaria che coinvolse i bianconeri siano trascorsi ormai quasi 20 anni.
Stavolta a far scatenare i commenti dei tifosi sul web sono state le parole di Giorgio Chiellini, che parlando della sfida di stasera contro i nerazzurri ha riaperto una vecchia ferita.
Finale di Coppa Italia: la frecciata di Chiellini all’Inter su Calciopoli
“La Coppa Italia sarebbe il mio ventesimo titolo con la Juve? Sarebbero 20 più 1 ma non lo possiamo dire. Visto che c’è un po’ di rivalità, accendiamola un po’ dai con lontani ricordi”, ha dichiarato il difensore juventino sperando forse che i tifosi delle due squadre accogliessero la battuta con leggerezza.
Il riferimento è naturalmente allo scudetto 2005/2006 che la Juventus vinse sul campo, ma che venne poi revocato dalla giustizia sportiva dopo gli illeciti che coinvolsero Luciano Moggi e il club bianconero. La rievocazione di Calciopoli da parte del difensore della Nazionale ha naturalmente fatto insorgere i tifosi dell’Inter, prima di una finale che mai come quest’anno ha un’importanza altissima, sia per il trofeo da alzare sul campo che per il valore economico della Coppa Italia 2022.
Chiellini rievoca Calciopoli: tifosi interisti infuriati
La finale di Coppa Italia 2022 non è ancora stata giocata e già, sui social, si scatenano le polemiche. Dopo le dichiarazioni velenose del capitano juventino, non si fa attendere la risposta dei supporters nerazzurri sul web:
“Eh no Giorgio. Se conti la Serie A, poi non dovresti contare la Serie B che hai vinto. Quindi comunque 19 + 1”, precisa con un pizzico di sarcasmo Keith su Twitter. “Con il “+1” intendeva il campionato di Serie B 2006-2007?” aggiunge Daniele, sulla stessa lunghezza d’onda. “Espongono scudetti… parlano di titoli revocati… rispettano le sentenze. Insomma, i soliti juventini”, commenta Ierardi.
“‘Non lo possiamo dire’ semplicemente perché stando ad una quarantina di sentenze il +1 non esiste”, ricorda Effe. “Massí rispolveriamo le ladrate di 20 anni fa. Fa bene al calcio italiano ricordare queste cose…”, commenta Niccolò. “Dai, che forse smette! E quando smette un giocatore scorretto come lui è sempre un grande giorno per il calcio!”, scrive Roberto.
E Imperador fa riferimento al tasto dolente della Champions League, mai vinta in carriera dal bianconero: “Giorgio non hai contato le finali perse a ‘testa alta’”. “Ma sì, ricordiamolo quel 2006 – conclude Mariano -. Anzi, ve ne auguriamo tanti”.
