L’Atalanta conquista la semifinale di Coppa Italia dopo aver superato il Milan in rimonta a San Siro. Succede di tutto alla Scala del calcio: apre Leao, poi la doppietta di Koopmeiners. Tanti gli episodi controversi, il primo dei quali porta alla squalifica per proteste di Gasperini. Che nel post partita, nonostante la qualificazione ottenuta, è una furia con Di Bello. Scontento della direzione di gara anche Pioli.
- Milan-Atalanta 1-2, Dea avanti. Ma Gasperini sbotta: ecco perché
- Gasperini e l'attacco all'arbitro Di Bello: la bordata del tecnico dell'Atalanta
- Milan fuori, anche Pioli scontento dell'arbitraggio
Milan-Atalanta 1-2, Dea avanti. Ma Gasperini sbotta: ecco perché
Espulso al 35′ per proteste in seguito al rigore non concesso per la spinta di Reijnders su De Roon, che ha poi portato allo scontro di quest’ultimo con Gabbia (entrambi costretti al cambio, ndr), Gasperini nel post partita non le manda certo a dire e punta il dito contro l’arbitro Di Bello. “Il Var è un mezzo straordinario ma qui sta diventando una guerra tra varisti e arbitri, non si capisce più chi arbitra. Ed è un problema grosso – afferma ai microfoni di Mediaset -. Io ho chiesto di andare al Var, questo sì”.
Gasperini e l’attacco all’arbitro Di Bello: la bordata del tecnico dell’Atalanta
Gasperini si scaglia contro Di Bello. “È un gran maleducato, prima della partita non mi ha neanche salutato – ha dichiarato l’allenatore di Grugliasco -. Personalmente alla fine cancello tutto e riazzero. Con lui c’è una storia enorme contro l’Atalanta. E anche con Valeri ci sono storie pregresse. Nonostante ciò, non ho mai chiesto che determinati arbitri non dovessero dirigere le gare dell’Atalanta, per me possono venire tutti”. Con un filo di voce, Gasp parla poi dell’impresa dei suoi ragazzi: “Vincere a Milano è un motivo di grande prestigio. Faremo di tutto per arrivare in finale”.
Milan fuori, anche Pioli scontento dell’arbitraggio
Ennesima serata nera per arbitro e Var. Non solo Gasperini, anche Pioli mastica amaro per le decisioni prese da Di Bello e Valeri: “Abbiamo giocato un buonissimo primo tempo, andando meritatamente in vantaggio, poi abbiamo commesso ingenuità. Ma la verità è che la partita è cambiata per un rigore che non c’era (quello concesso per il contatto Jimenez-Miranchuk)”. Quindi un altro episodio nel finale con il Milan che ha invocato un rigore per tocco di braccio di Holm. “Rivedendo l’azione mi sembra stano che l’arbitro non sia stato nemmeno richiamato per guardare l’azione al monitor – continua Pioli -. Peccato, la Coppa Italia per noi era un obiettivo”.