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Sassuolo-Lazio, moviola: che pasticcio di Di Bello sul rosso a Provedel

La prova del fischietto pugliese al Maipei Stadium analizzata ai raggi X dall’esperto di Dazn Luca Marelli, solo il Var salva l’arbitro brindisino

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Si rivede Di Bello che, dopo i pasticci in Juve-Bologna, aveva diretto solo Fiorentina-Cagliari. Il fischietto brindisino è stato scelto per una gara di prima fascia come Sassuolo-Lazio, a dimostrazione della stima immutata del designatore Rocchi, ma come se l’è cavata ieri al Maipei Stadium?

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I precedenti di Di Bello con le due squadre

Di Bello contava 9 precedenti con il Sassuolo che con lui aveva vinto tre partite, perso altre quattro e pareggiate 2. E’ stato invece il ventesimo incrocio tra il fischietto brindisino e la Lazio, con un bilancio leggermente positivo che contava 10 vittorie, 2 pareggi e 7 sconfitte. Seconda direzione per l’arbitro di Brindisi di una sfida tra neroverdi e biancocelesti: l’unico precedente risaliva alla stagione 2019/2020 e ha visto il Sassuolo vincere per 1-2.

Sassuolo-Lazio, Di Bello ha ammonito sette giocatori

Affiancato dagli assistenti Matteo Bottegoni di Terni e Gaetano Massara di Reggio Calabria con Daniele Minelli Iv uomo, Aleandro Di Paolo al Var e Oreste Muto all’Avar, in Sassuolo-Lazio l’arbitro Di Bello ha ammonito sette giocatori, di cui tre della squadra di Sarri (ieri squalificato e sostituito in panchina da Martusciello) 18` Casale (L), 45`+1` Toljan (S), 45`+2` Cataldi (L), 45`+2` Tressoldi (S), 64` Rogerio (S), 65` Hysaj (L), 83` Erlic (S). Recupero: 1` pt, 5` st

Sassuolo-Lazio, gli episodi da moviola

Questi i principali casi dubbi. Al 32’ giallo per Rovella: il centrocampista della Lazio sembra colpire il pallone e non il piede di Pinamonti. La scelta dell’arbitro sembra quantomeno discutibile. Luis Alberto si fa sentire, sottolineando l’errore di Di Bello. Al minuto 62 l’episodio chiave che poteva influenzare il match. Provedel esce al limite della sua area di rigore e blocca il pallone con le mani.

Secondo Di Bello, l’intervento del portiere biancoceleste è avvenuto fuori area e fischia calcio di punizione ai padroni di casa ed espelle il portiere. Gigantesco abbaglio. Il Var cancella l’errore dell’arbitro che nell’occasione aveva anche ammonito Immobile per protesta.

Per Marelli è colpa dell’assistente

Marelli a DAZN spiega: «Hanno combinato un bel pasticcio tra arbitro e assistente. Secondo me la colpa è più del secondo che ha chiamato Di Bello. Di Bello è andato totalmente a intuito. L’assistente è indietro di dieci metri, non è in linea e non può vedere se il pallone è dentro o fuori. Se l’ha presa fuori area è cartellino rosso, ma bisogna controllare con il VAR. Se l’ha presa in area e l’ha trascinata fuori si tratterebbe di punizione per il Sassuolo ma senza cartellino: è un errore concettuale, quello di intervenire con il rosso senza aver visto niente”.

Una volta corretta la decisione iniziale, con la revoca della punizione e del cartellino rosso, l’ex arbitro torna sull’episodio: “Era quello che avevamo ipotizzato ma che non potevamo sapere. La sensazione è che l’avesse presa in area e così è stato. L’errore grave non è tanto l’espulsione in una situazione così veloce, ma in quel momento non poteva deciderlo né Di Bello, né l’assistente che era dieci metro indietro. Uno degli errori più grave è quello di decidere a sensazione. Dovevano aspettare eventualmente l’intervento del VAR”.

Sassuolo-Lazio, moviola: che pasticcio di Di Bello sul rosso a Provedel Fonte: Ansa

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