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Coppe europee, l’Uefa cambia i criteri di distribuzione dei ricavi: più importanza ai risultati

L’accordo nel protocollo d’intesa con l’Eca, rinnovato fino al 2030: nella spartizione delle risorse conteranno di più i fattori legati agli obiettivi raggiunti sul campo di gioco 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

La Uefa e l’Eca hanno deciso di modificare il sistema di distribuzione dei ricavi delle coppe europee. I dettagli dell’accordo, contenuto dal rinnovo del protocollo d’intesa tra le due istituzioni, verranno resi noti più avanti: già da oggi, però, l’Uefa ha comunicato alcune novità, come il sensibile aumento della quota legata alla partecipazione e ai risultati ottenuti nelle competizioni europee.

Uefa ed Eca firmano il nuovo protocollo d’intesa

L’Uefa e l’Eca, associazione dei club europei, ha firmato un nuovo protocollo d’intesa – il cosiddetto MoU – che estende la loro collaborazione fino al 2030. L’accordo contiene anche alcune importanti novità: su tutte, quelle riguardanti i criteri per la distribuzione dei ricavi delle coppe europee, che verranno applicati a partire dalla stagione 2024/25.

Uefa, i nuovi criteri di distribuzione dei ricavi delle coppe europee

Nei nuovi criteri di distribuzione dei ricavi delle coppe europee si registra un sensibile aumento della quota destinata ai club che non partecipano alla fase a gironi delle competizioni Uefa: oltre al 3% per le squadre eliminate nei preliminari, sale dal 4% al 7% quella per i club che non hanno affatto partecipato. Una mossa che inietterà 440 milioni di euro l’anno in un sistema di ridistribuzione della ricchezza a livello europeo.

Ricavi delle coppe europee: aumenta la quota legata ai risultati

Ma novità importanti sono annunciate anche per i club che approdano alla fase a gironi delle competizioni europee: il nuovo sistema di distribuzione dei ricavi, infatti, vede aumentare le quote legate alla partecipazione (dal 25 al 27,5%) e soprattutto ai risultati ottenuti sul campo (dal 30% al 37,5%), mentre diminuiscono due elementi finora al centro del sistema Uefa, ovvero market pool e coefficienti, la cui quota scende dal 45% al 35%.

Distribuzione ricavi delle coppe europee: le parole di Ceferin

“Questo nuovo protocollo d’intesa si basa sulle solide fondamenta della collaborazione tra Uefa ed Eca per migliorare la piramide aperta e fondata su valori del calcio europeo, celebrata dai tifosi di tutto il mondo – ha dichiarato il presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin -. Il MoU porterà continuità, stabilità e una crescita sana che andrà a beneficio di tutta Europa. Per questo vorrei ringraziare il Consiglio Esecutivo dell’ECA e il suo presidente Nasser Al-Khelaïfi per l’impegno profuso nel trasformare questo nuovo accordo in realtà. La nostra collaborazione rafforzerà il calcio europeo, con la speranza che si tradurrà in una crescita e in un successo ancora maggiore del nostro sport”.

Al-Khelaifi sull’accordo tra Uefa ed Eca

“Il MoU formalizza gli accordi tra la Uefa e l’Eca su un’ampia gamma di questioni di governance, rappresentanza, regolamentazione, finanza e sport – gli ha fatto eco Nasser Al-Khelaifi, presidente dell’European Club Association -, e stabilisce inoltre solide basi per la crescita costante del calcio europeo per club”.

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