Dopo la retrocessione in cadetteria, i neroverdi puntano al ritorno immediato in Serie A. In esclusiva per Virgilio Sport, l’AD Giovanni Carnevali ha raccontato la stagione in corso, la strategia commerciale del club e lo sviluppo del calcio femminile in Italia.
- Il Sassuolo riparte dalla Serie B: “Un campionato affascinante e competitivo”
- La strategia commerciale dei neroverdi
- Il Sassuolo calcio femminile
- Carnevali e il segreto del Sassuolo: “Una grande famiglia che lavora insieme”
Giovanni Carnevali è tra i dirigenti più noti del panorama calcistico nostrano. Legato al Sassuolo da diversi anni, la sua professionalità e conoscenza del calcio hanno fruttato ai neroverdi una stabile presenza in serie A per undici stagioni consecutive. Ma le vittorie maggiori sono state altre, meno appariscenti, benché per una piazza così piccola giocare i preliminari di Europa League sia stato un traguardo incredibile.
Il trionfo maggiore, cui Carnevali stesso ha contribuito attivamente, è stata la creazione di un “progetto Sassuolo” in grado di diventare sinonimo di stabilità economica, fucina di giovani talenti e al contempo protagonista di una delle pagine più romantiche del nostro calcio. Poi la retrocessione in Lega B, come capita in quelle annate in cui gira tutto storto e non è facile arrestare un treno in corsa.
Ad oggi, però, gli emiliani sono pronti a tornare in serie A. La vittoria per 1 a 0 ai danni del Pisa ha aggiunto punti utili a una corsa promozione sempre più a senso unico, con otto punti di distanza dai toscani e ben quattordici dallo Spezia di Luca D’Angelo.
Il Sassuolo riparte dalla Serie B: “Un campionato affascinante e competitivo”

Marco Luzzani/Getty Images
L’AD ha parlato della Lega serie B, esprimendo la propria visione su un campionato in forte ascesa: “Dopo undici anni di serie A ci siamo messi alla prova in questo campionato, prendendo le misure e confrontandoci con sfide completamente diverse rispetto a quanto fossimo abituati. È bello e molto affascinante, con un’ottima risposta da parte del pubblico in termini di affluenza agli stadi e molti spunti interessanti sui quali poter lavorare efficacemente. La Lega calcio di serie B tramite il presidente Paolo Bedin si sta muovendo bene in ambito commerciale, e insieme ai presidenti dei club si cercano tutte quelle opportunità utili per aumentare gli introiti, necessari per migliorare complessivamente la competitività del prodotto in uno scenario nazionale e internazionale”.
La strategia commerciale dei neroverdi
Se si pensa al Sassuolo non si possono non citare i vari Boga, Raspadori, Locatelli, Frattesi e Scamacca. Giovani talenti valorizzati e protagonisti poi in squadre di vertice, in pieno stile neroverde: “Noi abbiamo una grande proprietà, come in questi anni hanno dimostrato di essere la famiglia Squinzi e il gruppo Mapei. Il Sassuolo è una delle tante aziende nel mondo – 98 in totale, ndr – facente capo alla multinazionale Mapei. Come tale deve quindi rispondere a logiche sostenibili, non solo sul piano economico. Grazie ai nostri investimenti sul lato tecnico e dei giocatori riusciamo a sopperire alle diverse difficoltà che un club come il nostro può incontrare in ciascuna categoria in cui si trovi a competere. Ed è una strada che ci ha sempre soddisfatto anche in termini di risultati sportivi e obiettivi conseguiti”.
Il Sassuolo calcio femminile
La metodologia non cambia se si parla di calcio femminile, che in terra emiliana è sinonimo di fucina prosperosa e innovazione: “Siamo state una delle primissime squadre a credere nel movimento calcistico femminile italiano. Organizzammo la prima finale di Champions League qua nel nostro stadio e da allora siamo cresciuti tantissimo. Ritengo che grazie alla volontà e al desiderio di Alessandro Terzi (Responsabile Sassuolo Femminile) e Francesco Palmieri (Direttore Sportivo U.S. Sassuolo)siamo riusciti, e riusciamo tuttora, a mantenere un livello altissimo in serie A che sta gradualmente aumentando le fette di pubblico tra appassionati e tifosi. Tout court, siamo sulla giusta strada e dobbiamo continuare a perseguirla”.
Carnevali e il segreto del Sassuolo: “Una grande famiglia che lavora insieme”
Infine Giovanni Carnevali ha parlato del legame emotivo che lo lega alla società sassolese, ripercorrendo il proprio percorso umano e professionale: “Per me Sassuolo significa famiglia. Mi legai a questa società dodici anni fa grazie al dottor Squinzi, e tutt’ora questo rapporto professionale e umano continua con i suoi figli Marco e Veronica. Giovanni Carnevali lavora quotidianamente per portare avanti questa società anche grazie al sostegno di tutti i collaboratori, che rivestono un ruolo fondamentale in tutti i settori in cui sono coinvolti, e senza i quali non ci sarebbe la stessa costanza e qualità attorno a questo grande progetto”.