La marcia di avvicinamento al derby sta per concludersi. Ad arrivarci peggio, e da sfavorita, a dispetto della classifica, è l’Inter, reduce da un inverno a ritmo da retrocessione, a fronte di un Milan rigenerato dalla cura-Gattuso, che ha conosciuto il primo effetto proprio contro l’Inter, nel derby di Coppa Italia del 27 dicembre che spinse i rossoneri in semifinale, poi vinta ai danni della Lazio.
Contro il Milan si rivedrà in campo Mauro Icardi, al quale si è però rivolto in modo subliminale un grande ex come Ivan Ramiro Cordoba.
Il difensore colombiano, ex team manager nerazzurro, ha mandato messaggi all’argentino e alla sua intensa attività social…: “Non può essere un problema uno che segna 25 gol a stagione, ma è importante capire cosa significa essere in questo club. Il resto non conta niente, tanto alla fine se non ottieni risultati ti cambiano perché l’Inter è nata per vincere. Oggi i giocatori sono più preoccupati dai follower che da quello che si fa in campo. Pensano che avere 400 milioni di seguaci possa bastare, ma non è così. Devi andare in campo e farti un mazzo tanto perché con i follower non si vince il campionato”.
“È indispensabile che si ritorni all’essenziale, cioé al campo e alla voglia di allenarsi – ha rincarato la dose l’ex difensore – A fine allenamento non è fondamentale prendere in mano il telefono per vedere quanti like hanno ricevuto alla foto pubblicata prima di entrare in campo”.
Cordoba è un fiume in piena e ne ha pure per la società per la scelta del capitano: “Bisognava aspettare un po’ prima di dargli la fascia, in modo che potesse maturare meglio lui e crescere di più il club. Se fosse diventato capitano dopo qualche anno avrebbe sicuramente avuto un peso diverso. Quando accadono queste cose, in qualsiasi squadra e in qualsiasi spogliatoio, non vengono percepite bene. Detto questo, lui è uno che si allena molto ed è un professionista, ma non basta”.
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