Beffa doppia per la Cremonese, che ritrova la Juventus da avversaria dopo 17 anni non riuscendo né a strappare la prima vittoria stagionale, né a portare a casa punti.
L’ottava sconfitta su 16 gare di campionato arriva allo scadere per una magia su punizione di Arkadiusz Milik al termine di una partita giocata a viso aperto dalla squadra di Alvini, che può recriminare per il gol annullato a Valeri in avvio per un fuorigioco millimetrico e per i due pali colpiti nella ripresa da Dessers e Afena-Gyan.
Intervenuto in conferenza stampa al termine del match il tecnico toscano non ha potuto nascondere il proprio rammarico, mescolato però dalla soddisfazione per la prova della squadra: “Il risultato ci penalizza, per il gioco espresso il pareggio era il risultato minimo da portare a casa. Ce la siamo giocata a viso aperto, i ragazzi hanno fatto tutto quello che abbiamo preparato e questo è importante perché vuol dire che la squadra è viva e ha un'idea precisa di calcio. Prima del loro gol abbiamo avuto una punizione dal limite e abbiamo preso la barriera, la Juve ha fatto gol dopo che Rabiot ha fatto una giocata importante guadagnando la punizione. Abbiamo perso per la differenza di una giocata”.
Alvini poi glissa sulle responsabilità di Carnesecchi, perfetto fino a quel momento, sul gol-partita e sul mercato, ma non sull'arbitraggio e in particolare su un fallo fischiato nel primo tempo a Dessers che ha poi segnato a gioco fermo: "La barriera è stata fatta con tre giocatori perché il tiro era da lontano. Ayroldi è un ottimo arbitro, ma se non fischia il gol è regolare. Ha giudicato l'ancata troppo fallosa di Dessers e ha fischiato. Il gol era valido, ha sbagliato, ma succede. Mercato? Mi fido della società".