A un passo dal Napoli forse Cristiano Ronaldo non lo è mai stato. Ma c’è stato un momento in cui prima di intraprendere l’avventura alla Juventus, il portoghese e il club azzurro si sono sfiorati, almeno a livello di intenzioni.
La notizia, già svelata qualche mese fa dal presidente De Laurentiis, è stata confermata e spiegata nei dettagli dal direttore sportivo del Napoli, Cristiano Giuntoli, nel corso di un’intervista a ‘Sky Sport’: “Abbiamo un grande rapporto con Jorge Mendes dai tempi del rinnovo di Ghoulham e ci sentiamo spesso. Ronaldo ci fu proposto, ero insieme al presidente De Laurentiis quando accadde, ma per noi era un po’ fuori portata. Ricordo che ci fu silenzio, poi quando scendemmo nei dettagli ci siamo accorti che per noi era un’operazione veramente non praticabile”.
Cristiano Ronaldo è stato l’autentico trascinatore del girone d’andata da record della Juventus, che ha completato le prime 19 partite con 17 vittorie e due pareggi. Il portoghese, rimasto a secco per le prime tre partite, si è poi sbloccato in casa contro il Sassuolo, salendo proprio dopo l’ultima giornata della fase ascendente del campionato solo al comando della classifica marcatori con 14 gol, uno in più rispetto alla rivelazione Krzysztof Piatek del Genoa.
L’arrivo di Ronaldo ha dilatato il gap tra la Juventus e la concorrenza, come ammesso dallo stesso Giuntoli, che ha poi rivelato un altro retroscena relativo al rimpianto più grosso su un colpo (realizzabile…) non messo a segno: “Penso che la Juventus in questo momento sia la squadra più forte d’Europa, mettersela dietro sarebbe un sogno. È difficilissimo, ma ci dobbiamo e ci vogliamo credere”.
“Il giocatore che rimpiango è Tolisso. Avevamo chiuso e lo aspettavamo per le visite, poi il Lione riuscì a vincere i preliminari e ad andare in Champions e il ragazzo, all’ultimo, decise di rimanere in Francia. L’anno dopo passò al Bayern Monaco, un motivo di grande soddisfazione da una parte, di dispiacere dall’altra”.
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