Quanto c’entri l’aspetto tecnico e il fatto che da anni sia solo un’eterna promessa è difficile da stabilire. Nel cuore dei tifosi del Milan Calhanoglou non è mai entrato, perchè se appena arrivato diede dimostrazione di avere talento e colpi importanti, col tempo è andato sempre più in calando ed oggi viene considerato uno dei punti deboli di una squadra già debole. Fatto sta che a inasprire la posizione del popolo milanista nei suoi confronti ci si è messa anche la vicenda politica.
IL CASO – In occasione delle gare della sua nazionale, compresa quella di ieri con la Francia, il trequartista del Milan – assieme ai suoi compagni – ha palesemente mostrato il suo appoggio alla politica militare di Erdogan, spiegando: “Saluto militare? Noi al 100% con la nostra nazione”.
LA POLEMICA – Parole che vanno ad innestarsi su una polemica che da giorni agita il mondo dello sport, tant’è che moltissimi tifosi ed addetti ai lavori chiedono che la finale di Champions non venga giocata per protesta a Istanbul.
LE REAZIONI – ll popolo del web è in subbuglio e prende di mira Calhanoglou su tutti ma anche Demiral e Under, gli altri due turchi che non si sono dissociati dalle azioni di Erdogan: “I tifosi di Milan, Roma e Juventus dovrebbero pretendere che le loro società mettano fuori rosa per tutta la stagione Under, Demiral e Calhanoglu e poi li vendessero appena possibile.Non voglio che il calcio dia visibilità e soldi a chi sostiene un genocida”.
I FISCHI – C’è chi fa notare: “Intanto in Germania, nazione per la quale non riesco a nutrire alcuna simpatia storica, il calciatore turco Cenk Sahin è stato licenziato dal St Pauli per aver postato un messaggio a sostegno di Erdogan. Chapeau ai tedeschi, siete un gran popolo”. Nel mirino resta il turco del Milan: “Mi aspetto una pioggia di fischi a San Siro, se non vieni mandato via a calci nel culo nella società Indegno di vestire quella maglia, come calciatore e come uomo, sparisci”.
FANATICI – La delusione umana si somma alla disistima calcistica: “Nessun dissidente, tutti fanatici. Ma gli hanno fatto il lavaggio del cervello? Calhanoglu” o anche: “Ma pensa a fare due passaggi giusti di fila che sei una vergogna di calciatore,hai dato ai milanisti un motivo in più per odiarti Calhanoglu”.
LA RABBIA – Fioccano commenti impietosi: “Provo pietà per la Turchia, in primis per il talento sconosciuto a tutti di Calhanoglu. Vogliono parlare di politica, guerre e tragedie umanitarie, quando a stento fanno fatica a parlare ed esprimere un concetto. Gentilmente, continuate a giocare alla PlayStation” o anche: “Calhanoglu rescissione contratto…Milan è l’occasione buona x liberarvi da un pessimo giocatore” e infine: “Il saluto militare dei turchi ricorda quelli della nazionale di Pozzo col saluto fascista, a volte anche chi non sostiene la politica del proprio paese ,per vigliaccheria,si sottomette al meno peggio”.