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Cuadrado perso nell'inutile simulazione nel finale di Juventus-Napoli

Stupore e perplessità per l'uomo del finale che ha salvato la Juve in tante occasioni, ma che contro il Napoli e Raspadori nulla ha potuto

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Juventus-Napoli è Raspadori, l’uomo giusto al momento opportuno. L’attaccante decisivo, il ragazzino capace di attendere e di firmare un campionato, senza accontentarsi. Juventus-Napoli è l’epilogo, triste, di un Juan Cuadrado a cui va dovuta una certa gratitudine ma che nella notte di domenica 23 aprile perde lucidità e coraggio per scivolare nella simulazione in qualità di attore protagonista, in un frame della memoria bianconera da cancellare.

Juve-Napoli, il crollo di Cuadrado

Forse lo stesso Cuadrado, rivedendosi, tenterà di rimuovere un finale deciso da una sua giocata, in negativo stavolta. Eppure è lui il giocatore che meglio aveva incarnato quel motto da hashtag, da slogan: quel “fino alla fine” con gol, rigori guadagnati e azioni chiave per la Juventus last second che avevano salvato squadra, risultato e anche le scelte di Allegri.

Invece, contro il Napoli faraonico e inarrestabile di Luciano Spalletti è scivolato su quel gol di Raspadori che, piaccia o meno, ha segnato questo finale di campionato per eleganza e innegabile determinazione.

L’assurda simulazione di Cuadrado

Una rete che ha fissato la vittoria del Napoli in trasferta e messo le mani sullo Scudetto, il terzo della sua storia, complice una certa incomprensibile confusione che ha colto Cuadrado e che ha lasciato stupiti compagni, tifosi e anche l’arbitro, se possibile.

Una effettiva finzione che non fa che aggiungere stupore per una decisione incomprensibile, anche per i sostenitori e gli estimatori del colombiano protagonista di un episodio davvero deleterio nel quadro complessivo dell’economia della partita. Cuadrado, in contropiede, entra in area napoletana sterzando con un colpo di tacco per disorientare Juan Jesus, cadendo poi senza che il difensore brasiliano facesse nulla, in modo talmente plateale da suscitare sorpresa anche in fabbri che non si lascia confondere.

Fabbri non si lascia confondere

Le immagini, e l’analisi della nostra moviola, mostrano e spiegano come il colombiano sia andato a cercare il contatto con la propria gamba sinistra, lasciandosi cadere appena lo avverte. Fabbri è molto vicino all’azione e ha la visuale aperta: non ha incertezze e fa proseguire il gioco, accompagnando la decisione con due gesti.

Nel primo unisce le mani muovendole su e giù, poi gli fa segno in maniera ancora più evidente di alzarsi: insomma, non c’è alcun presupposto ai sensi del regolamento per interrompere il gioco, anzi. Si riprende e bastano 40 secondi a Raspadori per farsi trovare pronto.

La stagione complicata della Juventus

La Juve, uscita da una settimana chiave per quei 15 punti tolti in corsa e in attesa di una ulteriore pronuncia della Corte Federale con una eventuale nuova penalizzazione, ha incassato dai partenopei consapevole e cosciente di una superiorità sul campo innegabile. In palio rimangono un posto in Champions e la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter, nonché l’impegno in Europa League contro il Siviglia.

Nulla da recriminare, anche secondo il tecnico Allegri. “Mi dispiace aver preso un gol da polli, siamo stati poco esperti. Niente da recriminare, Fabbri ha diretto una partita in maniera perfetta. Dobbiamo restare sereni, mercoledì c’è l’Inter e poi il campionato. Abbiamo fatto una bella partita contro un Napoli forte”.

Questione di tempismo

E un Raspadori pronto, acuto, autore di una rete magistrale. Mentre Cuadrado crollava in area, e stentava a ritrovare lucidità e posizione l’attaccante napoletano si collocava al posto giusto, trafiggendo un Szczesny quasi incolpevole.

Juventus-Napoli è stata anche questo, questione di tempismo: occasioni buttate, occasioni messe in cassaforte come un tesoretto da portare nella prossima stagione.

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