Dai nemici mi guardo io ma dagli ex vicepresidenti? Non è la prima volta che Cobolli Gigli spara a zero nei confronti del club bianconero. La scelta di Sarri era stata già abbondantemente criticata dall’avvocato che dal 2006 al 2009 ha ricoperto la carica di presidente della Juventus e che resta uno dei primi tifosi ma che non per questo è tenero verso la sua ex società.
SUPERCOPPA – Parlando a Radio Sportiva, Cobolli Gigli prima usa la carota, ridimensionando le critiche dopo la sconfitta in Supercoppa contro la Lazio ma poi passa al bastone ed arrivano critiche per tutti.
DRAMMI – Cobolli Gigli parte piano dicendo: “Non farei troppi drammi. Lapo esagera a dire vergogna. La Lazio ha fatto ottime cose, soprattutto a centrocampo, ma da qui a pensare che la Juve vada in crisi è una cosa senza senso”.
I GOL – Poi arrivano le bordate, a partire da Sarri: “24 gol subiti sono tanti. Sarri dice che in difesa fanno errori banali e non se lo spiega. Ma se non se lo spiega lui.. Preferivo Allegri a Sarri, perché quella Juve fosse estremamente determinata e migliore in difesa. Il centrocampo da qualche segnale di debolezza ma la Juve deve andare avanti nel suo percorso”.
MERCATO – Poi arriva il turno di Paratici: “La campagna della Juve è stata fatta senza tener conto dei debiti nei confronti di alcuni giocatori che erano stati dei baluardi”.
DEBITI – Cobolli Gigli affonda e dice: “La Juve è una squadra costruita per vincere e dal punto di vista economico non ha più patrimonio netto. Adesso c’è stato un aumento di capitale ma rimane una società indebitata. In Champions deve arrivare più in là possibile, con grinta e una maggiore capacità di concentrazione. Agnelli ha investito tanto perché vuol raggiungere certi traguardi”.