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Dalla D alla A col bel gioco, Italiano: "Avevo ragione io"

Vincenzo Italiano parla al ‘Corriere dello Sport’: “Pirlo subito in una big? Avrei accettato subito anche io”.

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Dalla D alla A col bel gioco, Italiano: "Avevo ragione io" Fonte: Getty

Vincenzo Italiano è considerato da molti uno dei migliori in assoluto tra i tecnici emergenti nostrani. Nella sua sin qui breve carriera ha già raggiunto due promozioni e in Serie A con il suo Spezia si sta confermando allenatore capace di ottenere risultati importanti proponendo anche il bel gioco.

Proprio la compagine ligure sarà l’avversaria sabato del Milan nel ventiduesimo turno di campionato e Italiano, in un’intervista rilasciata al ‘Corriere dello Sport’, ha spiegato cosa c’è in comune tra lui e Stefano Pioli. “Poco, oltre al fatto che nessuno si aspettava di vedere uno Spezia più su degli ultimissimi posti e un Milan in testa. Il Milan gioca alla grande e ha pure uomini di valore assoluto e Ibrahimovic che è dappertutto. Noi dobbiamo dimostrare di essere cresciuti rispetto all’andata, loro devono confermarsi ogni giorno. Può venirne fuori una bella partita. Conosco Pioli come lo conoscono tutti, non so molto dei suoi metodi. Il Milan attacca e costruisce, si procura correttamente rigori ed è molto organizzato. Ovvio che chi ama il calcio ne resti ispirato”.

Per Italiano il concetto di bel gioco va ben oltre l’estetica. “Quando ero calciatore ho maturato questa convinzione: se vuoi ottenere qualche risultato non puoi non giocare bene. Significa: stare attento a entrambe le fasi, aggredire le partite, proporre qualcosa. A speculare, soprattutto se sei lo Spezia, di partite ne vinci pochine. Se hai qualche idea invece puoi mettere in difficoltà chiunque. Fermo restando che conta solo la posizione che si occupa a fine campionato”.

Il tecnico dello Spezia ultimamente ha anche incassato i complimenti di De Laurentiis. “E mi ha stupito. Una gran bella soddisfazione. Però non mettiamo in giro cose su me e il Napoli, per favore. Magari bastasse l’attestato di stima di un presidente per avere un contratto”.

Vincenzo Italiano è arrivato in Serie A partendo dalla D, mentre magari ci sono altri allenatori come Pirlo che hanno la possibilità di partire subito da una big. “Avessero proposto a me una grande squadra avrei accettato subito e cercato di fare del mio meglio. Invece sono dovuto passare per le categorie inferiori. Stessa cosa, l’importante è lavorare sodo. Potrei persino scoprire che nel momento delle difficoltà aver seguito un percorso più lungo viene utile. Peraltro insisto nel dire che la Juventus continua a essere la favorita del campionato”.

Italiano si è rivelato essere un esperto in fatto di promozioni, visto che ha portato il Trapani dalla C alla B e lo Spezia dalla B alla A. “E si dimentica la vittoria dei play-off in Serie D con l’Arzignano. Ci tengo perché lì ho cominciato a esprimere la mia idea di un calcio che se non passa attraverso l’organizzazione non va da nessuna parte. Mi giuravano che in D era impossibile e invece ci siamo riusciti. In C, quando ero al Trapani, dicevano la stessa cosa. In B come sopra, e lo Spezia è stato promosso contro ogni previsione. Ora che sto sperimentando anche la A posso dire che avevo ragione”.

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