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MotoGp, Lorenzo si ritira in lacrime: "Non ha più senso"

Fissata una conferenza stampa straordinaria del pilota maiorchino.

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MotoGp, Lorenzo si ritira in lacrime: "Non ha più senso" Fonte: 123RF

Jorge Lorenzo lascia la MotoGp a 32 anni. Nella conferenza stampa indetta a Valencia insieme al Capo della Dorna Carmelo Ezpeleta, davanti a piloti e rappresentanti di tutte le scuderie, il centauro maiorchino ha annunciato la fine della sua carriera da pilota professionale.

“Grazie di aver accettato questo invito, sono orgoglioso di vedervi tutti qui. Annuncio il mio ritiro, è difficile per me, sono qua per dirvi che questa sarà la mia ultima gara in MotoGP. E lascio come pilota professionale”, ha dichiarato commosso tra gli applausi dei presenti.

“Dopo la gara mi ritirerò con pilota professionista – ha continuato il cinque volte campione del mondo-. Mi sono dedicato alle moto per quasi 30 anni. Sono un perfezionista, le persone che lavorano con me lo sanno bene. Dopo 9 anni in Yamaha, probabilmente gli anni più belli della mia carriera, ho sentito di aver bisogno di un cambiamento, per avere continue motivazioni, scegliendo di passare in Ducati. E’ stata una grande spinta, anche se i risultati non sono stati buoni”.

“Poi sono passato in Honda, ho raggiunto il sogno di tanti piloti. Ho iniziato subito ad avere un ruolo importante. Ma non sono stato nelle condizioni fisiche giuste per essere competitivo e non ho mai sentito la moto adatta al mio stile. Non ho mai perso pazienza, ho continuato a lavorare con il tempo, ho aspettato”.

Le cause del ritiro: “Ho iniziato a vedere la luce ma poi ho avuto un brutto incidente al Montmelò, seguito da quello di Assen. Mentre stavo rotolando ho pensato ‘Ne vale la pena continuare a soffrire dopo tutto ciò che hai ottenuto?’. Ma poi sono tornato a casa, volevo ancora provarci e ho deciso di continuare. Ma da quel momento la salita è diventata troppo alta, non ho più trovato la motivazione e la pazienza per riuscire a scalare questa salita. Mi sono reso conto che non era più possibile vincere”.

“Era diventato impossibile trovare ancora le motivazioni giuste, l’obiettivo non era realizzabile in poco tempo. Mi dispiace per Honda, soprattutto per Puig, che è la persona che mi ha dato la grande opportunità in Honda”.

Mi dispiace per aver deluso Puig e tutta Honda. Ringrazio i vertici, ma credo sia meglio per il team che io mi ritiri, non possiamo lottare solo per finire la gara o per il podio. Vogliamo tutti lottare per vincere”.

“Tornando alla mia bellissima carriera mi reputo un ragazzo molto fortunato. Sono riuscito a correre a piloti incredibili che fanno parte della mia generazione e ottenere grandi risultati. Mi sono sempre sentito molto grato”.

Prima di salutare tutti, si esprime così sul suo futuro: “La vita non è solo legata alle moto. Non ho ancora pensato molto a cosa fare, ho alcune idee ma non ho ancora pianificato nulla. Andrò al mare quest’estate poi prenderò decisione sul prossimo capitolo della mia vita”.

L’ex centauro della Ducati, cinque volte campione del mondo, ha deciso di dire basta dopo una stagione complicatissima e una serie di infortuni che non gli hanno permesso di rendere al meglio al suo primo anno alla Honda. La caduta di Assen e la conseguente frattura delle vertebre hanno contribuito fortemente al suo annus horribilis.

Il suo miglior risultato è stato un undicesimo posto, 25 punti totali conquistati: numeri sconfortanti, umilianti, soprattutto se confrontati con quelli del compagno-rivale Marc Marquez, che con la stessa moto ha vinto il suo ottavo Mondiale in carrozza, conquistando 11 vittorie e cinque secondi posti.

Al suo posto alla Honda potrebbe arrivare Johan Zarco, che nel finale di questa stagione ha esordito sulla Honda Lcr dopo aver rescisso il contratto dalla KTM.

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