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De Sciglio lo 'spione' si difende, ma piovono fischi dai tifosi Juve

Accusato di aver parlato con i pm nel quadro dell'inchiesta sulla società bianconera, risponde: “Non ho fatto nulla di male”

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Mattia De Sciglio, da quando è tornato dall’infortunio e ha ritrovato un posto da titolare, viene perseguitato dai tifosi della Juventus con fischi e contestazioni. Questa volta, però, le manifestazioni di dissenso non sono dovute alle sue prestazioni in campo, ma alle sue dichiarazioni fornite al pm che si occupa dell’inchiesta Prisma e che riguarda proprio la società bianconera.

De Sciglio: tre mesi fa le rivelazioni al Pm

Tre mesi fa, quando l’inchiesta Prisma era già in corso, Mattia De Sciglio fu chiamato a testimoniare e, interrogato dal Pm della Procura torinese, rivelò il reale contenuto delle chat della squadra sull’argomento stipendi durante la pandemia da covid. Da quel momento, per i fan della Signora, è diventato lo “sbirro”, l’”infame” e lo “spione”, invitato più volte ad andarsene. L’esterno è però uomo di fiducia di Massimiliano Allegri che, appena ha potuto, ha ripreso a schierarlo dal primo minuto. Ma l’impegno e la professionalità non bastano in una situazione così incandescente, i fischi lo accompagnano non solo allo Stadium, ma anche fuori casa. Come ieri sera all’Arechi.

De Sciglio: “Non ho fatto nulla di male”

De Sciglio, proprio dopo la partita dell’Arechi, ha preso la parola per difendersi: “Io penso solo al campo, credo che io debba essere giudicato per quello che faccio nel rettangolo di gioco. Per il resto, non ho fatto niente di male, io do sempre il massimo quando scendo in campo per questa maglia, perché per me la priorità sono la squadra e la Juventus. Mi ha fatto piacere che Allegri abbia preso una decisione chiara nei miei confronti”.

Mettere al primo posto la Juventus, per i tifosi, non è sufficiente. O meglio, secondo loro non avrebbe dovuto parlare e avrebbe dovuto mettere al primo posto gli interessi della società all’epoca. Ma aggiungiamo anche un’altra cosa: De Sciglio è stato spesso e volentieri bersaglio di fischi, capro espiatorio quando le cose non andavano bene. Non c’è mai stato un vero e proprio rapporto d’amore con la tifoseria della Signora. Se prima si parlava del rendimento, ora si parla però di tutt’altro.

De Sciglio: allo stadio, ma anche sui social veleno su di lui

De Sciglio e De Ligt sarebbero i due informatori dell’accusa, dunque. Avrebbero fornito al Pm lo screenshot delle chat con i compagni di squadra. Fin da quando sui giornali sono uscite queste notizie, sui social è iniziato l’inferno per il giocatore bianconero. Non solo inviti ad andarsene, ma anche accuse di aver “buttato a mare” la Juve davanti agli inquirenti. Qualcuno gli ha ricordato che “fine” farebbero gli “infami”. Altri gli hanno chiesto di fare le valigie al più presto. Solidarietà? Pochissima. Qualcuno soltanto si è azzardato a dire che aver ammesso la verità serve per “la propria morale e rispettabilità”.

Tra le chat ‘compromettenti’, ci sarebbe stata soprattutto quella in cui capitan Chiellini chiedeva ai compagni di far credere all’esterno che avessero rinunciato a quattro mensilità mentre, in realtà, i soldi sarebbero stati dati successivamente, magari non tutti, ma anche a chi nel frattempo aveva lasciato la squadra.

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