Alessandro Del Piero,ย intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, รจ tornato a parlare diย Calciopoli: “E’ย stata come una bomba atomica: nel 2006 si รจ rotto il calcio. E non mi riferisco solo alla Juve. Da quel momento i grandi campioni sono andati a giocare allโestero e le altre nazioni sono cresciute”.
“Quando ero a Padova pesavo 67 kg e mi dicevano che se non arrivavo a 80 non avrei potuto giocare in A. Adesso che non gioco piรน peso 80 kg… In Spagna guardano solo se sai giocare a pallone, in Italia purtroppo seguiamo logiche contrarie alla mia idea di calcio”, ha poi aggiunto analizzando i problemi del nostro calcio.
L’ex capitano della Juventus lascia perรฒ le porte aperte alla Figc: “Se mi chamassero? Non ho il numero memorizzato, quindi lascerei squillare. Poi, se dovessero lasciarmi un messaggio, lo ascolterei”.
Del Piero ovviamente ha poi parlato anche di campo e del momento attuale della squadra bianconera: “Quando commento la Juve riesco a essere distaccato. Ma รจ cosa buona che non possiate vedermi mentre guardo le partite: ogni tanto parte qualche libera esternazione, diciamo cosรฌ… Ho sentito dire che pareggiare o perdere col Barcellona era lo stesso. Non รจ vero: adesso lo Sporting puรฒ solo vincere e la Juve non รจ costretta a farlo. Dybala contro il Barcellona ha giocato molto bene, รจ stato lโunico a fare qualcosa in piรน. Lo frega il macello di goal che ha segnato a inizio stagione. Troverร lโequilibrio per tornare su quei livelli”.
Chiosa su Buffon:ย “Le sue lacrime mi hanno fatto tanta tristezza. Gigi ha mostrato per lโennesima volta la sua grandezza. Quando parla dei sogni dei bambini centra uno degli aspetti piรน significativi. Io ricordo bene il Mondiale dellโ82, avevo otto anni. Non abbiamo ancora metabolizzato lโeliminazione, che perรฒ รจ la fotografia del nostro calcio”.
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