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Desireé Maldera aggredita e derubata dell'orologio a Milano: "Ho preso un pugno"

La figlia del compianto Aldo Maldera e influencer ha denunciato l'accaduto su Instagram dove ha raccontato per filo e per segno l'aggressione subita

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Come ciò che avviene nella sua esistenza e nel suo lavoro, Desireé Maldera affida il racconto di quanto accaduto ai social che rammendano un rapporto spesso complicato con i suoi followers. Una testimonianza violenta, fredda di quanto le è accaduto nel silos di via Olona, in prossimità della celebre Basilica di Sant’Ambrogio, nel centro di Milano: una rapina violenta, culminata in uno scontro fisico.

Un’esperienza che l’ha indotta a condividere le sue personali riflessioni su quanto accaduto, nel pomeriggio di giovedì in una delle zone più vivaci della città, che in questi giorni è animata dal Salone del Mobile, rinato dopo la pandemia.

Desireé Maldera, il racconto dell’aggressione e della rapina

Desireé Maldera, figlia del compianto Aldo e corteggiatrice di Tempation Island i un passato neanche troppo remoto, è stata rapinata e malmenata per un orologio, Patek Philippe, del valore di 15mila euro mentre si trovava all’esterno del parcheggio interrato nelle vicinanze del Museo della Scienza e della Tecnica.

L’influencer ed ex corteggiatrice ha ricostruito con queste parole di Instagram la violenza subita:

“Ero all’interno della mia macchina, ho abbassato il finestrino per prendere il ticket del parcheggio – ha raccontato lei stessa in una story su Instagram -. Un uomo sceso con viso scoperto mi è saltato dentro la macchina e ha provato a togliermi l’orologio. L’ho preso a morsi e non l’ho lasciato fino a che non mi ha dato un pugno. State attenti, ho anche reagito ma ahimé ho preso un pugno”.

Un’aggressione che, fortunatamente, non ha avuto ulteriori risvolti per Desireé,la quale si è però affrettata a denunciare l’accaduto e a sporgere denuncia alle forze dell’ordine, interpellate per via del furto subito.

Le foto delle ferite riportate sui social

“Sto bene, non sono questi i problemi, mi sono lavata e sono uscita a cena. Un imbecille che tanto beccheranno non rovinerà di certo la serata a una stella”, ha tenuto a scrivere Desireé la quale ha desiderato condividere le foto delle ferite riportate nel corso dello scontro fisico con il rapinatore.

Lividi, ecchimosi, qualche graffio procuratole dalla reazione fisica al tentativo riuscito di sottrarle il prezioso mentre era alla guida della porsche del marito, l’imprenditore Valeriano Rampezzotti, l’amministratore delegato del gruppo Sacma, leader nella produzione di presse a stampaggio freddo e padre dei suoi due figli.

Desireé Maldera e il legame con papà Aldo, gloria del Milan e della Roma

Desireé è una delle figlie del mai dimenticato Aldo Maldera, campione scomparso prematuramente a soli 58 anni dopo aver indossato maglie importanti e segnato la storia di queste società, con uno stile calcistico e umano inimitabile.

Aldo Maldera, papà eccezionale e protettivo, come viene descritto da sua figlia su Instagram, è ricordato con messaggi sempre intensi e delicati da Desireé che lo ha perso nel 2012, precisamente il 1° agosto. Una data che ricorda sempre con un episodio, un ricordo, una foto che parli dell’immenso amore che nutre nei confronti di suo padre.

Dirigente sportivo ed ex calciatore, Aldo Maldera, fratello di Gino e Attilio, ha giocato nel Milan, nella Roma, nella Fiorentina. Da milanese, figlio di emigrati pugliesi a Bresso, ha dato tutto per la maglia rossonera tanto che dopo lo scandalo calcioscommesse e la retrocessione in B non lasciò la squadra, se non quando il Milan fu retrocesso per la seconda volta.

Allora si trasferì a Roma e iniziò una carriera nuova. Ufficialmente chiuse il suo percorso a Firenze, ma alla Capitale rimase legato per via della seconda moglie e delle sue bambine: si ritrovò nelle giovanili della Roma come dirigente e collaborò con una società del litorale romano in anni importanti, nella sua carriera da dirigente, prima di trasferirsi all’estero.

Immagini di un momento felice, sereno che la stessa Desireé pubblica in una fotografia ormai schiarita che la ritrae con un padre splendido e uno dei celebri zii. Un padre scomparso troppo presto, a causa di un’embolia polmonare, a soli 58 anni.

Desireé Maldera aggredita e derubata dell'orologio a Milano: "Ho preso un pugno" Fonte: IPA

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