Il ministro Andrea Abodi ha partecipato anche al convegno “Change the Game”, organizzato dall’Unesco, a cui prendono parte 52 ministri dello sport. Abodi ha aperto il summit affermando che lo sport non sia solo “sinonimo di competizione, ma anche di incontro, scambio, unità e pace”, per “promuovere il dialogo anche in tempi bui, come quelli che stiamo vivendo”. Un discorso che ricorda le parole di Papa Francesco all’Angelus. “Facciamoci onore – dice Abodi -, è la sintesi con la quale i nostri atleti e atlete olimpiche e paralimpiche vestono la maglia azzurra. Vale ancor più per il significato profondo di questi Giochi, ancor di più per il momento e mi auguro che il messaggio universale che parte da qui vada in questa direzione. Non chiediamo la vittoria ma l’onore, cioè un comportamento adeguato, per dare il massimo, trarre il massimo dal lavoro di miglioramento personale e sportivo fatto finora. Al di là delle aspettative deve diventare un tratto distintivo dei nostri atleti”, il richiamo che Abodi ha fatto agli azzurri e alle azzurre presenti a Parigi.