Ordine d’arrivo della 19a tappa Longarone-Tre Cime di Lavaredo
- Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious) 5:28:07
- Derek Gee (Israel-Premier Tech) 0:51
- Magnus Cort Nielsen (EF Education – EasyPost) 1:46
- Primoz Roglic (Jumbo-Visma) 1:46
- Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) 1:49
- Joao Almeida (UAE Team Emirates) 2:09
- Damiano Caruso (Bahrain Victorious) 2:09
- Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) 2:09
- Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) 2:16
- Einer Rubio (Movistar) 2:26
Sintesi della tappa
Sull’ultima salita, quando al traguardo mancano ancora sei chilometri, in testa c’è Derek Gee (Israel-Premier Tech). Al suo inseguimento c’è Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious). L’avversario è lì a pochi metri, ma quel buco sembra non chiudersi mai. Buitrago non molla. Resiste. Viene incitato dall’ammiraglia (fatto che le costerà l’espulsione). È questo il momento in cui si decide il tappone dolomitico di questo Giro d’Italia, Longarone-Tre Cime di Lavaredo. La sorte sembra già scritta. O forse no. Quando al traguardo mancano 2 chilometri Derek Gee è in difficoltà e inizia a guardarsi indietro, a controllare il suo vantaggio sul colombiano della Barhain-Victorious. L’occasione per il combattente Buitrago è arrivata. Raggiunge Gee e riparte. Scala l’ultima parte della salita, con un tratto al 18%, tra due ali di folla che lo incita. Gee è ormai indietro, respinto dalla montagna. Al traguardo posto al Rifugio Auronzo a festeggiare è Buitrago, mentre Gee dovrà accontentarsi del quarto secondo posto. Alle loro spalle, con un ampio distacco, Magnus Cort Nielsen (EF Education – EasyPost).
Sono loro tre ciò che resta della fuga di giornata. Davanti alla ricerca del successo di tappa si erano portati 14 uomini: Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe), Derek Gee (Israel-Premier Tech), Nicolas Prodhomme (AG2R Citroen Team), Lawrence Warbasse (AG2R Citroen Team), Vadim Pronskiy (Astana), Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck), Carlos Verona (Movistar), Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious), Mattia Bais (Eolo-Kometa), Magnus Cort (EF Education-EasyPost), Davide Gabburo (Green Project-Bardiani-CSF-Faizanè), Alex Baduin (AG2R Citroen Team), José Joaquin Rojas (Movistar), Michael Hepburn (Team Jayco-AlUla).
Gli uomini di classifica si controllano per tutta la tappa, si scrutano, si lanciano segnali di avvertimento. È poi sull’ultima salita che si accende la miccia. Il primo a scattare è Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Sulla sua ruota si riporta Geraint Thomas (Ineos Grenadiers). Joao Almeida (UAE Team Emirates) non risponde, procede con il suo passo per poi rientrare in vista dell’ultimo chilometro. È poi Thomas a partire, Roglic cede qualche metro ma poi si riporta sulla sua ruota, lo supera e disputa la volata. Così guadagna 3”. Almeida sull’azione di Thomas si stacca ancora una volta. All’arrivo avrà 18” di ritardo e perderà la seconda posizione in classifica generale a favore di Roglic.
Maglia Rosa – Classifica generale: Geraint Thomas (Ineos Grenadiers)
Maglia Ciclamino – Classifica a punti: Jonathan Milan (Bahrain Victorious)
Maglia Azzurra – Gran Premio della Montagna: Thibaut Pinot (Groupama-FDJ)
Maglia Bianca – miglior giovane: Joao Almeida (UAE Team Emirates)
Classifica generale dopo la 19a tappa
- Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) 81:55:47
- Primoz Roglic (Jumbo-Visma) 0:26
- Joao Almeida (UAE Team Emirates) 0:59
- Damiano Caruso (Bahrain Victorious) 4:11
- Edward Dunbar (Team Jayco AlUla) 4:53
- Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) 5:10
- Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) 5:13
- Lennard Kamna (Bora-Hansgrohe) 5:54
- Andreas Leknessund (Team DSM) 6:08
- Laurens De Plus (Ineos Grenadiers) 7:30
Giro d’Italia 2023
Percorso | Numeri di gara| Montepremi| Regolamento