I ricavi da diritti tv sono una delle maggiori fonti di guadagno per gran parte delle squadre di calcio europee.
Le migliori leghe calcistiche al mondo attuano ogni triennio o quadriennio le migliori strategie per incassare una cifra più alta possibile rispetto al precedente esercizio commerciale, per assicurarsi una base economica che garantisca competitività delle squadre, e un business sempre in crescita.
Liga, DAZN e Movistar: i ricavi di un accordo super
Mentre LaLiga ha chiuso da poco un accordo con DAZN e Movistar alla cifra di 4 miliardi e 950 milioni di euro (990 milioni di € a stagione), la Serie A è riuscita a incassare nell’ultimo bando di vendita dei diritti tv a DAZN e Sky Sport Italia 1,068 miliardi di euro netti all’anno.
Il ricavo complessivo risulta di circa 1,3 miliardi ma a questi vanno sottratte alcune “spese” come i soldi che vengono utilizzati per il paracadute (che viene distribuito alle 4 squadre retrocesse) o per l’advisor (a partner di Lega Serie A come Infront che organizza e gestisce il bando dei diritti).
Quanto guadagna la Premier League dai diritti tv?
A dominare la classifica nei top 5 campionati europei c’è ormai da anni la Premier League.
Secondo quanto riportato a inizio febbraio 2022 dal Times, le entrate derivanti da questo tipo di accordi infrangeranno la barriera dei 12 miliardi di euro nelle prossime tre stagioni, con la vendita dei diritti TV all’estero che per la prima volta varrà più di quelli venduti a livello domestico nel Regno Unito.
Gli accordi internazionali per il triennio 2022-2025 faranno guadagnare alla Premier League circa 6,3 miliardi di euro, aumentati del 30% rispetto al triennio precedente, con le vendite nazionali dei diritti TV che porteranno circa 6 miliardi di euro grazie anche al rinnovo degli accordi con Sky UK, BT Sport e Amazon Prime Video fino al 2025.
Con l’aggiunta dei contratti commerciali il totale dovrebbe aggirarsi intorno ai 12,5 miliardi di euro.
La Premier League guadagnerebbe così dagli accordi nazionali per la vendita dei diritti tv circa 2 miliardi di euro a stagione, quasi il doppio di Lega Serie A e LaLiga.
La classifica dei guadagni squadra per squadra
La Premier League, come già scritto in precedenza, è il campionato che ricava di più dalla vendita dei diritti tv.
Nel triennio che si sta avviando alla conclusione, il campionato al vertice della gerarchia inglese ha incassato la cifra di 4.995 miliardi di sterline per il triennio 2019-2022, tra cui 4.725 miliardi di sterline incassate da Sky Sports e BT Group e 270 milioni di sterline da Amazon per la trasmissione di alcuni turni di campionato sulla piattaforma Prime Video, la stessa che ha acquisito i diritti di alcune partite di Champions League.
Ma per definire in maniera più nitida l’entità del distacco tra il campionato inglese e quello italiano, basta dare un’occhiata alla classifica dei guadagni per ogni squadra.
Ecco i numeri della stagione 2020 – 2021 di Premier League:
- Manchester City 178,8 milioni di euro
- Manchester United 178,2 milioni
- Liverpool 172,1 milioni
- Chelsea 175,2 milioni di €
- Leicester 164,0 milioni di €
- West Ham 166,6 milioni di €
- Tottenham 161,8 milioni di €
- Arsenal 156,7 milioni di €
- Leeds 160,9 milioni di €
- Everton 156,0 milioni di €
- Aston Villa 141,9 milioni di €
- Newcastle 135,7 milioni di €
- Wolverhampton 139,2 milioni di €
- Crystal Palace 135,0 milioni di €
- Southampton 129,7 milioni di €
- Brighton 124,8 milioni di €
- Burnley 118,0 di €
- Fulham 124,0 milioni di €
- West Bromwich Albion 118,0 milioni di €
- Sheffield United 105,6 milioni di €
L’ultima in classifica della Premier League guadagna quindi più soldi della prima classificata in Serie A, come è possibile analizzare dalla classifica del campionato italiano per diritti tv.
A questa classifica delle squadre inglesi, inoltre, è stato scalato, in proporzione diversa per ogni club, il risarcimento da 382 milioni totali dovuto a Sky Sports e BT Sport, come da accordi a causa dell’interruzione della scorsa stagione, quella colpita dal lockdown di marzo 2020.
Articolo a cura di Luigi Di Maso