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Diritti tv Serie A a Dazn e Sky fino al 2029, la furia di De Laurentiis in Lega

Assegnti i diritti tv per le prossime cinque stagioni di Serie A: non cambia niente o quasi, match in diretta su Dazn e Sky. Il clamoroso sfogo del presidente del Napoli.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Non cambierà nulla (o quasi) fino al 2029: anche per le prossime cinque stagioni la Serie A sarà trasmessa su Dazn (dieci partite a giornata, di cui sette in esclusiva) e su Sky (tre partite a turno, in co-esclusiva). La Lega Serie A, infatti, ha assegnati i diritti televisivi alle due emittenti con 17 voti favorevoli, due contrari e un astenuto. Hanno votato no Cagliari e Salernitana, mentre non ha affatto votato il più tenace oppositore dell’accordo: Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli.

Diritti tv Serie A: le cifre dell’accordo con Dazn e Sky

Per i club del massimo campionato i due broadcaster hanno garantito quattro miliardi e mezzo di euro diluiti in cinque anni: di fatto, 900 milioni a stagione di cui 700 da parte di Dazn e 200 da Sky. Rispetto al format attuale, la pay-tv satellitare avrà margini di scelta più ampi: almeno un big match ogni tre o quattro turni (con un minimo di uno al mese, per intenderci) dovrebbe essere trasmesso anche su Sky. La novità è rappresentata dai “bonus”: i due broadcaster si sono impegnati a corrispondere un miliardo in più in base ai livelli di share e di abbonamenti. Insomma, più la Serie A sarà attraente e competitiva, più renderà. O almeno, si spera.

Serie A: niente Mediaset, salta anche ipotesi canale di Lega

Dalla partita per i diritti tv è definitivamente uscita di scena Mediaset, che fino all’ultimo ha provato a inserirsi nella corsa per una eventuale partita in chiaro, da trasmettere il sabato sera. Ed è tramontata ancor prima di nascere l’idea, fortemente caldeggiata da De Laurentiis, del canale ufficiale della Lega Serie A, che avrebbe potuto vendere direttamente agli utenti la trasmissione delle partite: pare che sullo sfondo si fossero già esposti favorevolmente alcuni fondi d’investimento. I presidenti, però, hanno preferito il certo all’incerto, il classico “uovo oggi” rispetto alla possibile “gallina domani”. E hanno votato sì alla conferma dello status quo attuale, sia pur con alcune piccole differenze.

Sky, Perrelli: “Incrementati i nostri investimenti nella serie A”

Sky torna a investire nel calcio e nella prossima stagione avrà un ruolo decisamente più importante nel massimo campionato come spiega nel comunicato rilasciato dall’emittente il vice presidente Sport, Marzio Perrelli.

Abbiamo deciso di incrementare i nostri investimenti nella Serie A per offrire ai nostri abbonati un numero decisamente maggiore di partite di cartello. Dalla prossima stagione avremo, infatti, molte più gare con i top team impegnati, trasmettendo almeno 30 delle migliori 76 partite del campionato. Offriremo così altre tre grandi serate che insieme al resto dello straordinario calcio di Sky – su tutto l’esclusiva di 185 partite di Champions League, di tutta l’Europa League e della Conference League – ci consentiranno di vivere al massimo tutta la settimana le emozioni del calcio nazionale e internazionale.

Diritti tv: il clamoroso sfogo in diretta di De Laurentiis

Subito dopo l’assegnazione dei diritti, il presidente del Napoli si è lasciato andare a un nuovo, clamoroso sfogo, interrompendo la conferenza stampa che vedeva protagonista l’ad Luigi De Siervo:

È una sconfitta del calcio italiano, con questa offerta il calcio morirà. Sky e Dazn non sono competenti, non fanno bene al calcio italiano. Il tifoso è il bene assoluto di un club di calcio, il mio rapporto deve essere diretto con il tifoso, non diretto con Sky e Dazn. Perché quando vendo un pacchetto in cui dentro trovo cinema, Champions, calcio italiano, serie tv e intrattenimento, o DAZN che vende calcio italiano e altri sport, non capirò mai il vero valore del calcio italiano.

Cairo replica ad Adl: le ragioni del fronte dei presidenti

Nella sua battaglia Adl era rimasto di fatto senza alleati. Se una settimana fa il fronte del no comprendeva almeno sette club all’ultima votazione solo due fedelissimi – Iervolino e Giulini – sono rimasti al fianco del presidente campione d’Italia in carica. Urbano Cairo, patron del Toro, ha esposto le ragioni del sì a Dazn e Sky:

Stimo Aurelio, ma non sono d’accordo con lui. L’offerta di Dazn e Sky non è quella che avremmo voluto, ma potrebbe migliorare con gli abbonamenti in aumento e se la pirateria sarà abbattuta. De Laurentiis va sempre ascoltato con interesse, dice sempre qualcosa di visionario, ma in questo caso non condivido minimamente ciò che dice. Presto ci dirà grazie, anche se ora non se ne rende conto, proprio come Ricci con la Meloni.

Evidentente il riferimento al caso Giambruno, che ha fatto grande scalpore negli ultimi giorni.

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