Al Roland Garros ieri, al termine della partita contro con lo statunitense Aleksandar Kovacevic (vinta per 6-3 6-2 7-6), Novak Djokovic aveva scritto sulla telecamera “Il Kosovo è il cuore della Serbia. Fermate le violenze”. Un messaggio che faceva riferimento agli scontri tra le truppe della Kfor e i dimostranti serbi contrari ai nuovi sindaci di etnia albanese che sono stati eletti nei quattro maggiori Comuni del nord del Kosovo a maggioranza serba.
Un messaggio che la ministra dello Sport francese (in passato anche direttrice della Federazione francese di tennis) Amélie Oudéa-Castéra ha definito “Non appropriato, militante e molto politico”. “Quando vogliamo mandare messaggi in difesa dei diritti umani, messaggi che uniscono persone sulla base di valori universali, un atleta è libero di farlo – ha sottolineato la ministra – Ma in questo caso parliamo di un messaggio militante e politico e questo non deve accadere nuovamente”.