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Roland Garros, Djokovic lancia nuove avvisaglie sul ritiro: dopo il saluto a Nadal, Parigi si tiene stretto l’ultimo dei Big 4

Il titolo numero 100 in carriera conquistato a Ginevra permette al serbo di raggiungere l’ennesimo straordinario traguardo ma Parigi potrebbe essere un passaggio fondamentale per il futuro

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Non è mai una scelta semplice quella di decidere quando smettere. E di sicuro non lo è per Novak Djokovic che solo qualche giorno fa ha dimostrato di poter mettere ancora in fila la sua concorrenza. Ma il titolo numero 1oo conquistato a Ginevra non cancella i dubbi sul futuro per Nole che ora userà il Roland Garros come ennesimo test.

E per il pubblico di Parigi, il 2025, potrebbe essere una delle ultime occasioni di vedere l’ultimo dei Big 4 in campo, dopo l’addio di Nadal celebrato ieri sul centrale, resta solo Nole a rappresentare una delle grandi epoche del tennis moderno.

Nole e l’ipotesi ritiro

La lunga attesa è durata nove mesi, tanto ci è voluto a Novak Djokovic per passare dal trofeo numero 99 a quello numero 100: un passaggio fondamentale non solo per la cifra tonda ma perché certifica, semmai ce ne fosse ancora bisogno, la straordinaria longevità dell’atleta serbo. Ma nelle ultime settimane sono cominciate tante riflessioni sul futuro: “Devo essere realistico – ha detto a Sportklub – l’ultimo anno e mezzo mi ha portato a un passo dalla vittoria a Wimbledon, Shanghai e Miami e ho vinto l’oro olimpico. Ma è mancata la costanza nelle buone prestazioni. Sono ancora alla ricerca di quel livello di fiducia, di gioco e di movimento che sono necessari per vincere uno slam. E’ questa la ragione per cui continuo a giocare ma le opportunità stanno diventando più rare”.

Il nervosismo a Ginevra

Per uno che ha vinto praticamente tuto nella sua carriera fa strano sentire Nole rivelare il nervosismo avvertito prima della finale di un torneo come quello di Ginevra: “Ho vissuto una situazione di nervosismo e di stress il giorno della finale perché sapevo che quella era una delle rare opportunità a disposizione, forse anche l’ultima. Sono contento di aver tagliato quel traguardo. Mi ci è voluto quasi un anno e a ogni torneo tutti mi facevano la stessa domanda. Di sicuro è stato un sollievo e spero possa servire anche da motivazione qui a Parigi”.

L’addio a Murray: il nuovo team di Djokovic

E’ durata solo pochi mesi la collaborazione tra Novak Djokovic e Andy Murray con il serbo che ha annunciato la separazione proprio a Ginevra. Per il momento Nole non ha annunciato chi lo seguirà nei prossimi mesi. A Parigi a fargli da supporto avrà Dusan Vemic e Boris Bosnjakovic. Il primo è l’attuale allenatore della nazionale serba femminile ed ha già collaborato con Nole ai tempi del team di Marian Vajda. Il secondo ha avuto iil ruolo di assistente allenatore e analista. Saranno loro ad aiutarlo nel corso dello slam parigino.

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