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Doping nel calcio a Le Iene: la verità di Zeman, i timori di Brambati

Nel corso della trasmissione de Le Iene, che andrà in onda domani sera, si torna a parlare del doping nel calcio con le testimonianze di Zeman e Brambati

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Il mondo del calcio si interroga sul suo passato. I lutti che hanno colpito il calcio negli ultimi mesi hanno sollevato molta apprensione sui metodi di allenamento che venivano usati nel passato, quando forse c’era minore attenzione e forse anche meno consapevolezza dei danni che alcune sostanze potevano creare. A tornare sulla questione ora è la trasmissione Le Iene che nel corso della serata di domani dedicherà un servizio sul tema del doping nel calcio.

Doping nel calcio, Zeman: Strano che si spaventino ora

Nel servizio realizzato da Filippo Roma c’è anche il contributo Zdenek Zeman. L’allenatore boemo è stato tra i primi a lanciare l’allarme sull’uso di farmaci nel mondo del calcio: “La paura dei calciatori? E’ strafo che si spaventino ora e non quando prendevano qualcosa. Non posso escludere che anche i miei calciatori abbiano preso qualcosa perché non si riesce a controllare tutto. Vialli e Mihajlovic? Certe malattie possono capitare a tutti. Da quando io ho lanciato l’allarme non è cambiato niente purtroppo. Questi ragazzi che ci pensano ora ci potevano pensare 25 anni fa, perché oggi è tardi”.

Doping, Massimo Brambati rivela le sue paure

Importante anche la testimonianza dell’ex calciatore Massimo Brambati che rivela la sua preoccupazione: “Ho paura che ci sia una correlazione tra quello che ho preso negli anni ’80 e quello che è successo ultimamente. Il Micoren era un farmaco che prendevo tutte le domeniche. Aumentava la capacità polmonare, solo dopo qualche anno è diventato proibito. A fine partita però sentivo gli effetti negativi. Una volta ho anche spaventato mio padre. Quel giorno marcavo Maradona. Quando sono andato al bar con mio padre non riuscivo a tenere in mano la tazza perché la mano mi tremava. Mio padre mi chiese però non ebbi il coraggio di dire la verità”.

Brambati è stato uno dei calciatori che ha rivelato il grande uso di farmaci nel mondo del calcio: “Sembravano caramelle e ne ho preso tante. Anche per le correlazioni con quello che sono successe ad ex calciatori nel corso degli anni. Mi preoccupano anche le flebo che ho fatto prima delle partite. Non so cosa ci poteva essere. Ho anche provato a parlarne pubblicamente ma mi è stato consigliato di tacere dalla Figc. Mi mandarono una lettera, diffidandomi a parlare ancora di queste situazioni, altrimenti avrebbero preso dei provvedimenti”.

Paura doping: il mondo del calcio ora si interroga

Le morti di Sinisa Mihajlovic prima e di Gianluca Vialli poi sembrano aver portato preoccupazione nel mondo del calcio. Il primo a parlarne è stato l’ex centrocampista Dino Baggio che ha chiesto un controllo sulle sostanze che giravano nel mondo del calcio, e a ruota sono arrivati anche altri ex giocatori anche di diverse generazioni come Marco Tardelli e Sandro Mazzola, che hanno fatto capire che l’abuso di farmaci è un problema che arriva indietro nel tempo.

Doping nel calcio a Le Iene: la verità di Zeman, i timori di Brambati Fonte: Comunicato Le Iene

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