Biniam Girmay è il secondoo ciclista africano a vincere una tappa del Giro d’Italia. Più nel dettaglio, la decima, quella che da Pescara portava la carovana a Jesi.
Dopo essere stato il primo africano di sempre, a vincere una classica del Belgio (la Gand-Wevelgem), l’eritreo, era al debutto al Giro d’Italia. L’alfiere della Intermarché Wanty-Gobert, ha avuto la meglio in volata niente meno che su Van der Poel, che a pochi metri dal traguardo si è rialzato accettando la resa, lasciando la scena all’avversario e riconoscendone molto sportivamente, i meriti.
Girmay ha vinto anche contro la sfortuna che era pronta a colpire a poche curve dal traguardo quando è andato dritto perdendo contatto con il plotone, restando attardato, a causa di un errore di traiettoria.
Nulla a che vedere con quanto sarebbe successo più tardi. Una volta tagliato il traguardo, l’eritreo sale sul podio per la premiazione e il tappo dello spumante lo colpisce all’occhio sinistro costringendolo ad andare all’ospedale di Jesi per curare il trauma e per gli accertamenti, prima di raggiungere l’hotel a Riccione della squadra in serata. Quello che sembrava un contrattempo dai connotati buffi, si è trasformato presto in un infortunio un po’ più preoccupante.
Le condizioni del ciclista non sono affatto ottimali. L’occhio sinistro è ancora gonfio ed ecco allora che quello che era nell’aria ieri sera prende corpo con l’ufficialità del ritiro. La notizia di stamane è proprio questa: Girmay deve dire addio al Giro. L’occhio non ha subito danni,ma la squadra ha preferito scegliere la via della cautela e di sottoporre nelle prossime ore, Girmay ad altri esami più approfonditi.
Un intoppo clamoroso per il ciclista del team Intermarché-Wanty Gobert che non ha letteralmente fatto in tempo a festeggiare una giornata storica.